Consulenti del lavoro, Stefano Ussano: «Una professione sempre più strategica e in continua evoluzione»

Il fondatore dello Studio Ussano Consulenza del Lavoro di Napoli: «Abbiamo tante responsabilità, veri e propri “consiglieri” al servizio degli imprenditori e dei lavoratori»

Napoli, 22 marzo 2024. Gestione amministrative delle risorse umane, politiche attive del lavoro, welfare aziendale, mediazione civile e commerciale, crisi di impresa, sicurezza sul lavoro e tanto altro: il ruolo del consulente del lavoro come principale intermediario nei rapporti fra imprese, lavoratori e istituzioni si è evoluto e arricchito di compiti nuovi e stimolanti. A confermare le competenze acquisite negli ultimi anni è Stefano Ussano, fondatore dello Studio Ussano Consulenza del Lavoro di Napoli: «Oggi i consulenti del lavoro sono figure chiave per il mercato del lavoro e i numeri in crescita confermano che questa professione sta diventando sempre più centrale nella vita delle imprese – spiega Ussano, partner 24 Ore Network, la rete di condivisione di competenze professionali del Sole 24 Ore – A oggi sono circa 26 mila gli iscritti agli Ordini provinciali e quasi l’80% delle aziende si avvale delle nostre prestazioni».

Numeri che emergono dalla ricerca dell’Ufficio Studi dei Consulenti del Lavoro presentata a gennaio in occasione degli Stati Generali del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e che conferma il ruolo chiave di questa professione. Da gestori di adempimenti amministrativi, infatti, i consulenti del lavoro sono diventati dei veri e propri «consiglieri» al servizio degli imprenditori: «Il nostro è un ruolo consulenziale pieno, anche tramite funzioni nuove che si sono aggiunte a quelle che ci attribuisce la Legge n. 12/79, che quest’anno celebra i 45 anni dalla sua entrata in vigore – conferma Ussano -. La nostra figura, di fatto, porta la propria competenza distintiva in ambito amministrativo sia lavoristico che fiscale e a cui vanno riconoscendosi via via sempre più elementi specifici di competenza sia sulle materie tradizionali che su quelle più innovative come politiche attive, sicurezza sul lavoro, consulenza previdenziale, welfare aziendale e crisi d’impresa in linea con un mercato del lavoro moderno e flessibile».

Infine, un occhio di riguardo alla professionalità e alla formazione: «Il mio consiglio è rivolgersi a professionisti ovviamente iscritti all’Ordine – conclude Ussano -. Occupandoci di amministrazione aziendale a 360 gradi le nostre responsabilità sono tante così come le competenze che devono sempre essere materia di aggiornamento obbligatorio continuo».

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