AMPLIAMENTO ALI’: IL COMMENTO DELL’ASCOM


IL NEODELEGATO DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO DEL QUARTIERE 3 DI PADOVA, GIANCARLO DANIELE: “VALUTARE BENE LE RICADUTE DELLA SCELTA”

L’elezione del delegato dell’Ascom Confcommercio del Quartiere 3 – Est (Brenta – Venezia, Forcellini e Camin) è avvenuta solo qualche giorno fa ma già in sede di formazione del nuovo consiglio Giancarlo Daniele, nuovo delegato e storico operatore del Maap, aveva anticipato l’intenzione di intervenire sulle tematiche sul tappeto (che non sono poche) di un’area vasta del territorio comunale di Padova che abbraccia la zona industriale e diverse aree residenziali. Sono queste le premesse che sono alla base della presa di posizione di Daniele sull’insediamento che l’Alì ha in animo di realizzare in via Svezia e sul quale permane uno stallo che ormai va avanti da mesi nonostante l’appello delle categorie economiche alla politica perché faccia una scelta.
“Io non mi nascondo che il consumo di suolo – argomenta Daniele – sia un tema che merita tutta la nostra attenzione. Però mi permetto di dire che non può essere l’unico metro di valutazione”.
“Ora – continua Daniele – si mette in discussione un intervento, quello dell’Alì, a ridosso della zona industriale, che non è un nuovo centro commerciale ma un centro logistico per la mobilità delle merci che viene messo in discussione senza tener conto di cosa significhi Alì per Padova ed il suo territorio”.
“Guardate – continua il delegato dell’Ascom Confcommercio del Quartiere 3 – lascio perdere i posti di lavoro che andrebbero creati perchè è un tema usato spesso a sproposito. Vogliamo parlare di ambiente? Pensate solo a noi operatori del Maap che avremo una minore mobilità dei mezzi. Però è sul valore sociale di Alì, un'”impresa del territorio” sulla quale vorrei soffermarmi, un’azienda che è presente in numerose iniziative nel campo del sociale, della cultura, dello sport. Tutto questo non conta nulla? Io penso invece che conti”.
“La politica – conclude Daniele – deve giustamente valutare le ricadute, presenti e future, di ogni sua scelta. Se Alì non potrà ampliarsi a Padova lo farà da qualche altra parte e Padova queste dinamiche le conosce benissimo: insediamenti commerciali nell’immediata cintura della città sono lì a ricordare che quando Padova ha detto “no” altri hanno detto “sì” lasciando a Padova i problemi del traffico e delle emissioni.  Se poi Alì penserà di abbandonare il territorio padovano, forse qualche problema ci sarà a livello occupazionale, sociale, culturale, sportivo. E’ una questione di scelte!”

PADOVA 18 MARZO 2024

(Ascom Padova)