Pavanetto (FdI): “Da spesa a risorsa, via libera alla vendita di 11 immobili inutilizzati dell’Ulss3 in centro storico a Venezia. La stima complessiva dei beni supera il milione e mezzo di euro: il ricavato sarà utilizzato per interventi su edifici sanitari utilizzati”

26 gennaio 2024

(Arv) Venezia 26 gen. 2024 –     “Una giusta operazione di dismissione d’immobili inutilizzati che porterà nelle casse dell’Ulss 3 Serenissima oltre un milione e mezzo di euro, denari che saranno vincolati a reinvestimenti per l’ammodernamento di edifici sanitari attualmente utilizzati”.

Con queste parole, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Lucas Pavanetto, membro della commissione deliberante, ha commentato “positivamente l’ok deciso dato dalla Quinta commissione (Politiche sanitare) all’operazione di alienazione, tramite asta pubblica, di 11 immobili di proprietà dell’Ulss a Venezia, praticamente non utilizzati e non tutti in ottime condizioni, che raggiungono complessivamente un valore di stima, redatta da un professionista esterno, di 1 milione 648mila euro”.

“La gestione degli immobili – spiega il consigliere – anche se non utilizzati, comporta comunque costi e spese: con il via libera a questa operazione, è stato razionalizzato l’incongruente non-uso di questi spazi, che venduti da spesa viva diventeranno risorsa abitativa disponibile anche per la città. Gli 11 edifici, o meglio unità immobiliari alcune con pertinenze, si trovano tutti in centro storico a Venezia: 3 sono a Cannaregio, 1 a Santa Croce e 2 a San Marco, e fondamentalmente si tratta di singole unità tipo abitativo di varie metrature e a vari piani di immobili, alcuni con annessi magazzini e spazi al piano terra”.

“Si tratta – continua Pavanetto – di un via libera dato dalla commissione per un primo pacchetto di immobili che fanno parte del piano di alienazioni per il triennio 2022-2024 dell’Ulss 3, che riparte dopo lo stop dovuto al Covid e le difficoltà a mettere sul mercato unità immobiliari in un momento in cui il mercato si era fermato. Anche per quanto riguarderà le prossime operazioni, si tratterà comunque sempre di alienazioni di beni che non producono reddito o comunque determinano costi di mantenimento superiori al reddito prodotto”.

“Da segnalare che, tra i vincoli imposti nel bando di gara, e votati in commissione, ci sarà il divieto di trasformarli in B&B in modo da dare una destinazione abitativa vincolata e utile ai residenti, in una città storica che vive una tragica indisponibilità di alloggi per uso abitativo vista la diffusione dell’uso turistico”, conclude Lucas Pavanetto.

(Regione Veneto)