Medici ‘eroi del Covid’, stop a multe per troppo lavoro: colloquio Mattarella-Calderone


Il ministro del Lavoro Marina Calderone ha un colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nei prossimi giorni si valuterà l’eventuale annullamento della penale
Roma, 22 ott. Stop alle multe per i medici che hanno lavorato ‘troppo’ durante l’emergenza covid. Sul tema, colloquio tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui si era rivolto un medico di Bari con una lettera aperta.
L’ispettorato nazionale del lavoro ha sospeso in particolare il procedimento su alcuni medici del Policlinico di Bari, multati per aver lavorato oltre il limite consentito nel periodo pandemico. L’azione ispettiva esercitata, si legge in una nota del ministero del Lavoro, è stata avviata dall’ispettorato territoriale a seguito delle segnalazioni effettuate da un’associazione sindacale autonoma per lamentare i mancati riposi e il superamento degli orari massimi di lavoro del personale medico nel corso del 2021. L’ispettorato procederà, nei prossimi giorni, a ulteriori approfondimenti per valutare l’annullamento delle sanzioni comminate. Lo rende noto il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, che in mattinata ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui ha riferito delle attività in corso. Il ministro Calderone incontrerà, inoltre, il 24 ottobre al ministero il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri, Filippo Anelli.

La vicenda è finita sotto i riflettori in particolare per il caso di un medico pugliese, multato per aver lavorato troppo in Pronto soccorso durante l’emergenza pandemica. Ricevuta la richiesta di pagare 27mila euro, ha deciso di scrivere a Mattarella. Vito Procacci è direttore Pronto Soccorso e Medicina d’emergenza e urgenza dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Bari, “una delle più grandi e avanzate strutture di emergenza del nostro Paese – ha scritto il camice bianco a Mattarella – che durante il periodo del Covid è arrivata a salvare la vita a 8.600 pazienti, di cui 1.600 ventilati meccanicamente”.
“Le affido tutta l’amarezza – si è sfogato il medico- la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi. Nei giorni scorsi io e i miei colleghi, direttori di reparti interventistici, impegnati nel periodo Covid, siamo rimasti allibiti nell’aver ricevuto dal locale Ispettorato del lavoro una pesante e paradossale sanzione amministrativa, che nel mio caso è pari a 27.100 euro. Tutto ciò per aver adempiuto al nostro dovere ineluttabile di operatori sanitari durante il periodo tragico dell’emergenza Covid”.
“La sospensione delle sanzioni da parte dell’Inps, nell’attesa di valutarne l’annullamento, è segno di attenzione nei confronti dei professionisti, e di giusta valutazione del loro impegno quotidiano e dell’abnegazione dimostrata durante la pandemia” ha detto il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. “Ringraziamo il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone per il tempestivo intervento al fine di risolvere la paradossale situazione dei medici multati per non aver rispettato, in piena pandemia, il limite degli orari di lavoro. Si tratta di un segnale di grande attenzione del ministro e del governo intero per la Professione medica, e di riconoscimento per il supporto che ha prestato e presta al Paese”, sottolinea. “Siamo grati al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – continua Anelli – per avere, ancora una volta, dimostrato la sua solidarietà e la sua considerazione per i medici e per il loro contributo”. “Un grazie, infine, a tutti i medici – conclude il presidente Fnomceo – che, lavorando senza risparmiarsi, hanno traghettato il Paese fuori dalla pandemia, assistendo oltre 26 milioni di persone e salvando centinaia di migliaia di vite messe a rischio dalla malattia grave”.

“Ha prevalso il buon senso” ha commentato il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore alla notizia della sospensione del procedimento dell’ispettorato del lavoro su alcuni medici del Policlinico di Bari, multati per aver lavorato oltre il limite consentito nel periodo pandemico. Della sanzione complessiva comminata dagli ispettori, 27mila euro per il pronto soccorso e circa 16mila euro per le chirurgie, è chiamato a rispondere in solido con i medici anche il Policlinico di Bari, che già aveva attivato l’ufficio legale per impugnare il provvedimento. “Ringrazio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – spiega Migliore – per l’attenzione e la sensibilità dimostrata al caso sollevato dal direttore del nostro pronto soccorso e la Ministra Marina Calderone che si è subito attivata. Abbiamo negli ultimi anni attraversato uno dei momenti più difficili per la sanità pubblica del nostro paese. Ne siamo usciti insieme, grazie all’impegno instancabile dei medici, degli operatori sanitari e alla flessibilità dimostrata dalle direzioni per adattare l’organizzazione degli ospedali al mutare dello scenario pandemico. Queste sanzioni sono assolutamente ingiuste”, aggiunge. “Dobbiamo fare i conti con la realtà – sostiene Migliore – oggi è sempre più difficile trovare personale disposto a lavorare nei pronto soccorso e ci sono difficoltà di reclutamento anche in altri reparti. L’alternativa senza l’apporto straordinario di medici e personale sanitario sarebbe nell’immediato quella di chiudere posti letto e pronto soccorso su tutto il territorio regionale e nazionale”, conclude Migliore.

(Adnkronos)