Decreto caro voli, compagnie aeree chiedono intervento Ue su tetto prezzi


Lettera dell’associazione di categoria contro il piano del governo per limitare le tariffe su alcune rotte. Bruxelles: “Valuteremo compatibilità con diritto europeo”. Fonti Mimit: “Misure in linea con norme Ue”
Roma, 16 ago. Le compagnie aeree hanno chiesto alla Commissione europea di intervenire in merito al decreto contro il caro voli, varato dal governo italiano per limitare le tariffe aeree su alcune rotte, come quelle per la Sicilia e la Sardegna. L’associazione di categoria Airlines for Europe (A4E) ha inviato una lettera invitando Bruxelles “a chiarire con l’Italia se questo intervento abbia un impatto sul mercato del trasporto aereo, libero e deregolamentato in Europa”. Lo riporta il Financial Times, secondo il quale questo “è l’ultimo scontro tra la premier Giorgia Meloni e il mondo aziendale”.
“Siamo fortemente preoccupati perché, se questa legge venisse adottata, potrebbe costituire un precedente e portare a un effetto domino con la conseguente adozione di regolamenti simili in altri stati membri dell’Ue”, scrive l’amministratrice delegata di A4E Ourania Georgoutsakou, per la quale limitare le tariffe su determinate rotte “violerebbe” i diritti delle compagnie aeree “di competere ove possibile, fissare i prezzi e definire i servizi come meglio credono”.
Contattata lunedì, riferisce il quotidiano britannico, la Commissione ha dichiarato che “valuterà la compatibilità con il diritto dell’Ue di qualsiasi misura adottata”.

Il Mimit dispone di tutti gli elementi utili a rispondere in modo compiuto ad eventuali richieste della Commissione europea come è usuale accada attraverso i propri uffici. Lo fanno sapere fonti del Mimit, secondo cui le misure introdotte dal ministero guidato da Urso sono infatti pienamente in linea con le direttive europee in materia di tutela dei consumatori dinanzi a fenomeni speculativi, o comunque distorsivi del mercato, come quelli denunciati negli scorsi mesi dalle Autorità di controllo per alcune tratte aeree.
Il ministero delle Imprese e del made in Italy, specificano dal ministero, si è mosso a fronte di quanto rilevato dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), che ha evidenziato fenomeni speculativi nelle tratte da e verso la Sicilia e dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), che ha appurato come il costo dei biglietti sia cresciuto in modo del tutto anomalo proprio in coincidenza con eventi catastrofali, come il deragliamento del treno merci nei pressi della stazione di Firenze Castello o dell’alluvione in Emilia-Romagna, quando non erano praticabili altri mezzi di trasporto. Il Mimit precisa di voler tutelare i cittadini-utenti dai fenomeni speculativi emersi peraltro proprio nei momenti di maggiore bisogno, in sintonia con lo spirito e le norme europee.
Infine, in riferimento all’algoritmo che profila gli utenti, spiegano dal Mimit, appare quanto mai evidente si tratti di una pratica commerciale distorsiva e che lede anche il fondamentale diritto alla privacy, e ciò è assolutamente inaccettabile. Peraltro, la compagnia aerea che ha maggiormente evidenziato tali questioni risulta essere stata sanzionata undici volte negli ultimi anni dalla Agcm proprio per fenomeni distorsivi del mercato.

(Adnkronos)