Francia, 157 fermi nella notte. Morto un pompiere 24enne


Notte più calma dopo le violenze seguite all’uccisione da parte della polizia del giovane Nahel Merzouk. Macron vede i presidenti delle Camere. Mobilitazione dei sindaci dei centri più colpiti
Parigi, 3 lug. Notte più calma in Francia dopo le violenze seguite all’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Nelle ultime ore sono state fermate 157 persone che si aggiungono alle.
Purtroppo un vigile del fuoco è morto mentre cercava di domare un incendio a Saint-Denis. Lo rende noto su Twitter il ministro degli Interni Gerald Darmanin, spiegando che la vittima aveva 24 anni. ”Ieri sera, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo, un giovane caporale dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto nonostante le cure molto rapide dei suoi compagni di squadra”, ha twittato questa mattina il ministro dell’Interno.
In tutto sono almeno 352 gli incendi scoppiati su strade pubbliche della Francia, riferisce un nuovo rapporto del ministero dell’Interno, secondo il quale 297 veicoli sono stati bruciati e 34 edifici sono stati danneggiati.
Nelle principali città francesi è stato dispiegato nella notte tra domenica e lunedì un importante dispositivo di sicurezza, con 45mila gendarmi e poliziotti in campo. Veicoli corazzati leggeri furono sono stati schierati a Marsiglia e a Lione. Nella notte tre agenti di polizia e gendarmi sono rimasti feriti e una stazione di polizia e una caserma della gendarmeria sono state danneggiate.
Il presidente francese Emmanuel Macron riceverà oggi i presidenti dell’Assemblea nazionale Yael Braun-Pivet e del Senato Gérard Larcher, mentre domani incontrerà i sindaci di ”più di 220 comuni colpiti dai disordini” seguiti all’uccisione da parte della polizia del 17enne Nahel a Nanterre. Lo rende noto l’Eliseo. ”Il presidente ha anche chiesto al primo ministro Elisabeth Borne di ricevere oggi i presidenti dei gruppi politici in Parlamento”, ha aggiunto la stessa fonte governativa. Le Figaro scrive che durante questo incontro sono state fissate tre priorità. Prima il ritorno all’ordine, poi il sostegno del governo a poliziotti, gendarmi, vigili del fuoco, magistrati e funzionari eletti. Infine, la mobilitazione delle forze politiche del Paese.

Sempre per oggi sindaci e cittadini di Francia sono invitati a riunirsi alle 12 davanti a tutti i municipi della Francia. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Associazione dei sindaci di Francia (Amf). “L’Amf ha deciso di invitare i funzionari eletti e la popolazione a mobilitarsi, non ci arrendiamo e pertanto domani alle 12.00 abbiamo deciso con tutti i sindaci di Francia di convocare una manifestazione nelle piazze davanti ai municipi, dove suoneremo le sirene e continueremo il nostro lavoro quotidiano affinché ritorni l’ordine ”, ha dichiarato David Lisnard, su TF1.

“Voglio che finisca, ovunque”:. “Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!. Che non rompano le vetrine, gli autobus, le scuole. Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente!”, dice ancora la donna. “Sono stanca”, confida poi. “E’ finita, mia figlia non ha più una vita”.
La nonna di Nahel assicura di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. “Meno male che ci sono”, afferma la donna. “Ho fiducia nella giustizia”, assicura poi. E su chi compie violenze in nome di Nahel: “Lo usano come pretesto”, afferma. E mentre sale a vista d’occhio la somma raccolta in donazioni a favore dell’agente che ha ucciso il 17enne (finora sono stati raccolti 610mila euro), la nonna di Nahel ammette: “Mi si spezza il cuore. Ma sarà punito come chiunque. Ho fiducia nella giustizia”, ribadisce. Esiste una raccolta di donazioni anche a favore della famiglia del ragazzo ma al momento la somma raccolta sarebbe di circa 80mila Euro.

(Adnkronos)