Imprese, indagine Manageritalia: “Problemi mai risolti e preoccupazioni su retribuzioni”

(Adnkronos) – “Comprendere problemi e opportunità del Paese, attese da politica e istituzioni e ruolo dei manager nelle trasformazioni in atto. Questo l’obiettivo della ricerca condotta da AstraRicerche per Manageritalia su un campione rappresentativo di quasi 1.000 dirigenti”. A ricordarlo Mario Mantovani, presidente Manageritalia, in occasione della 100ma assemblea Manageritalia.  

Emergono nettamente alcuni problemi strutturali, mai fino ad ora affrontati con decisione e risolti: lentezza dalla giustizia (78.1%), lentezza amministrativa nella Pa, incertezza sulle decisioni, incoerenza del decisore pubblico (69.6%), complessità fiscale, tributaria (68.0%), di leggi e norme (67.8%), evasione/elusione fiscale (77.6%), ingiustizia fiscale, tributaria (56.1%), criminalità organizzata (53,2%).  

Emergono anche forti preoccupazioni per la dinamica retributiva piatta e la perdita del potere di acquisto (53.7%), un giudizio critico verso la sanità pubblica al collasso, anche a causa di differenziazione regionale immotivata (53%), scarsa scolarizzazione dei cittadini, sistema formativo non di qualità e non uniforme (43.1%), difficoltà nel trovare lavoratori con le giuste competenze, necessità di upskilling e reskilling delle persone (39%). Al contrario non sono visti come prioritari i problemi legati all’inadeguatezza dei contratti di lavoro in merito alle nuove necessità dell’organizzazione (lavoro agile, smart working, flessibilità di orari e di retribuzione, lavoro in piattaforma (23.4%) e alle politiche sul cambiamento climatico troppo limitanti l’attività di impresa (12.8%). 

Su tutto si chiede: semplificazione (delle norme, del fisco, (44.8%), visione del futuro, una direzione dove portare il sistema-Paese (41.8%), una vera lotta a chi non rispetta le regole, le Leggi (36.3%). Questo prevale nettamente sugli incentivi e sul supporto economico alle imprese che hanno possibilità di generare valore, occupazione, ricadute positive e non a pioggia (29.4%), che si chiede comunque di rendere più efficienti.  

Nel corso del 2023 si chiede ancora, vista la crisi, più supporto economico che normativo (49.8%), ma spostando lo sguardo al periodo 2024-2026 quasi due terzi (64.1%) chiedono modifiche alle norme/Leggi come forma di supporto al business, mentre solo il 21.7% si aspetta primariamente un supporto di tipo economico. Gli intervistati si aspettano un forte intervento dello Stato in merito alle competenze (78-95%) e alla ‘valorizzazione e attenzione reale a competenze e merito nella scelta delle persone che guidano/compongono la Pa’ (71.4%). 

I manager nella loro attività quotidiana sentono responsabilità e capacità di poter incidere molto o abbastanza (95% circa per ogni items) su alcuni spetti chiave che, considerando solo le risposte molto, sono: miglioramento/aggiornamento dell’organizzazione del lavoro 66.4%; innovazione nei modelli di business e nella fornitura di prodotti/servizi 61.5%; produttività del lavoro 59.6%; trasformazione digitale delle aziende e del sistema produttivo 59.5%; rinnovamento/aggiornamento delle competenze della forza lavoro 54.7%. 

(Adnkronos – Lavoro)

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