“Putin non è malato, è paranoico: niente web e teme per la sua vita”


La testimonianza di ingegnere del Servizio di protezione del Presidente che ha defezionato lo scorso ottobre
Mosca, 4 apr. Vladimir Putin “vive in una bolla informativa”, non usa lo smartphone e non naviga sul web. Guarda la tv, scegliendo solo i canali pubblici. A descrivere le abitudini del presidente russo è un ingegnere del Servizio di protezione del Presidente che ha defezionato lo scorso ottobre, durante il viaggio di Putin in Kazakhstan. Gleb Karakulov è riuscito a lasciare la Russia, per recarsi in Turchia, insieme alla famiglia a causa dell’invasione dell’Ucraina.
Lavorava per l’unità dell’Fso che fornisce a Vladimir Putin, e al Premier, comunicazioni cifrate 24 ore al giorno sette giorni su sette. Ha viaggiato accanto a Putin in 180 missioni in 13 anni di servizio. In una intervista con il sito Dossier Center finanziato da Mikhail Khodorkovsky, rilanciata da Moscow Times, Karakulov spiega che “sarebbe stato un reato ancora più grande della defezione rimanere al lavoro come se nulla fosse”. “Considero Putin un criminale”, precisa nell’intervista pubblicata solo ora, dopo che ha lasciato con la famiglia la Turchia e si trova in un luogo sicuro.
Putin, racconta, continua a non usare uno smartphone o il web e chiede di poter vedere i canali della televisione di stato ovunque, anche durante le sue missioni all’estero. “Da un paio di anni vive in una bolla informativa”. Putin continua ad aver paura del covid e costringe chiunque passi del tempo con lui in una stanza a sottoporsi a quarantena. “Teme per la sua vita in modo patologico. Si è isolato dal mondo con barriere di ogni tipo: la quarantena, il vuoto informativo. Il suo rapporto con la realtà è distorto”. Ma Putin non è malato: “Sta meglio di molta gente della sua età”.
La famiglia di Putin è “un segreto di Pulcinella” di cui gli agenti in servizio dell’Fso parlano liberamente. Colleghi parlavano del Presidente in una delle sue residenze con le figlie o compagne. Un altro collega gli ha confermato l’esistenza del Palazzo sul Mar Nero denunciato da Aleksei Navalny. Così come l’esistenza di uffici identici in diverse residenze, così da poter far credere di essere sempre al lavoro al Cremlino. Personalmente ha visto Putin nel suo ufficio a Sochi mentre la televisione rendeva noto che stava ricevendo qualcuno nella sua residenza di Novo Ogarevo, alle porte di Mosca. Karakulov ha iniziato ad avere riserve su Putin, contrariamente alla maggior parte dei suoi connazionali, dopo l’annessione della Crimea.

(Adnkronos)