Anello delle Città murate: in bicicletta da Este a Montagnana

pista ciclabile

L’anello delle Città murate è realtà. I lavori sull’ultimo tratto da Este a Montagnana sono terminati in questi giorni e chiudono il cerchio di uno dei più bei percorsi ciclabili che consentirà di riscoprire i gioielli artistici e le bellezze ambientali della Bassa padovana. Il costo totale dell’opera, progettata e realizzata dall’Amministrazione provinciale in due stralci, è di 700mila euro finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per 350mila euro, dal Gal patavino per 200mila euro e dalla Provincia di Padova per 150mila euro.

“Siamo particolarmente orgogliosi di aver concluso i lavori in poco più di due anni – ha spiegato il presidente Fabio Bui – per noi gli itinerari ciclabili rappresentano un’opportunità per coniugare una maggiore sensibilità verso l’ambiente, il sano movimento all’aria aperta alla possibilità di riscoprire il territorio con forme di turismo più attrattive e molto amate dalle persone. La pandemia ci sta insegnando molto e, mai come in questo anno, tanti cittadini hanno riscoperto la bicicletta e le passeggiate in percorsi dedicati e sicuri. Il nostro impegno non si è mai fermato e, grazie anche ai cofinanziatori di quest’opera, stiamo dando ai cittadini una possibilità in più di conoscere le bellezze del territorio”.

L’intero anello è lungo 64 chilometri tra i Comuni di Este – Ospedaletto Euganeo – Borgo Veneto – Montagnana – Urbana – Merlara – Piacenza d’Adige – Vighizzolo d’Este – Carceri. Il tratto interessato tra Este e Montagnana misura 14 km. L’itinerario parte da Este, all’altezza dell’incrocio tra via Sostegno e l’argine in destra idraulica del fiume Frassine, lungo il quale si sviluppa verso ovest, per circa 6,8 km, attraversando i territori comunali di Este, Ospedaletto Euganeo, Noventa Vicentina e di nuovo Ospedaletto Euganeo dove, una volta sottopassata l’autostrada A31 “della Valdastico”, confluisce nella Sp48 “delle Lande”. All’altezza del ponte di via Caselle (incrocio tra le Sp 48 e 32 “Megliadina”), dopo un tratto di circa 200 metri in promiscuità con il traffico veicolare, l’itinerario riprende il suo percorso sulla sommità arginale in destra idraulica del Frassine. Nei successivi 7 km attraversa i territori comunali di Borgo Veneto, per poi entrare in quello di Montagnana dove, in località Borgo Frassine, arriva ad incrociare la Sp 19 “Stradona”. Da qui l’itinerario prosegue in promiscuità con il traffico veicolare della provinciale, per circa 380 metri verso sud. Seguono quindi circa 1,9 km in sede riservata, costituita dai vialetti dall’area a verde accessibile da via Fiumicello e dalla pista ciclabile di via Praterie e via IV novembre, fino al centro abitato di Montagnana. I successivi 5,1 km, in promiscuità con il traffico veicolare motorizzato, l’itinerario ritorna ad occupare le sommità arginali e, in particolare, quelle in sinistra idraulica dello scolo Fossetta, fino a incrociare la  Sr 10 “Padana Inferiore”, all’altezza del limite amministrativo tra le provincie di Padova e Verona. Una volta attraversata la Sr 10, l’itinerario continua verso sud.

“Tutte le reti ciclabili sono una risorsa di grande valore per il nostro territorio – ha spiegato il consigliere provinciale delegato alle Piste ciclabili Sabrina Doni – i percorsi sono funzionali alla riscoperta della mobilità debole, all’utilizzo della bicicletta come valida alternativa all’automobile e a intercettare quote di turismo italiano ed europeo che, non appena si tornerà alla vita normale, riscopriranno il valore della natura e dell’ambiente. L’obiettivo è di terminare i collegamenti mancanti e garantire una manutenzione adeguata in modo che gli itinerari offrano informazioni, servizi e una segnaletica adatta anche a chi vuole scoprirli per la prima volta”.
L’intervento ha riguardato la sistemazione delle sommità arginali dei fiumi Frassine e Fratta, comprese nel tratto Este-Montagnana dell’itinerario delle Città murate, la realizzazione di attraversamenti ciclabili sulla viabilità esistente e la posa in opera di attrezzature complementari.

“L’Anello delle Città murate è un itinerario fondamentale per il rilancio di tutta l’area del montagnanese – ha spiegato il sindaco Loredana Borghesan – per noi è un’opera fondamentale soprattutto pensando al volano economico e turistico che potrà generare appena saremo in grado di ripartire dopo l’emergenza. Sono sicura che già ora il percorso è molto apprezzato dai cittadini che potranno non solo conoscere le antiche città murate di Este e Montagnana, ma anche i territori circostanti, spesso meno noti e per questo ancora più affascinanti”.

Per il sindaco di Este Roberta Gallana: “Il turismo lento e sostenibile, legato agli itinerari storici e naturalistici, è importantissimo per il nostro territorio. Mi piace pensare all’Anello delle Città Murate non solo come ad un itinerario turistico, ma anche come ad un sodalizio che lega le nostre bellissime Città Murate”.

Il progetto è stato sviluppato in modo da garantire una piattaforma stradale pari a 3 metri per consentire anche il transito dei mezzi operativi degli Enti territorialmente competenti come il Genio Civile e il Consorzio di Bonifica, oltre che il traffico locale dei residenti. Tutta la pavimentazione è stata realizzata con un trattamento superficiale bituminoso “in triplo strato”. Sono stati effettuati interventi puntuali relativi alla segnaletica per gli attraversamenti ciclabili sulla viabilità esistente.

(Provincia di Padova)