Roma, 13 ago. Nonostante l’aumento dei voli negli ultimi mesi in Europa, come conseguenza della riapertura delle frontiere tra i paesi dell’area Schengen e con gli Stati Ue non Schengen, i voli sono ancora inferiori di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. Per il 2020 si prevede che il numero dei passeggeri diminuirà di circa il 60% rispetto al 2019, pari a 705 milioni di viaggi di passeggeri. Lo rende noto la Iata in un report. Le prospettive a breve termine per la ripresa in Europa del traffico, sottolinea la Iata, “restano altamente incerte a causa di una possibile seconda ondata di pandemia e a causa del più ampio impatto economico globale che potrebbe avere. La domanda di passeggeri in Europa dovrebbe riprendersi gradualmente e non raggiungerà i livelli del 2019 fino al 2024”.
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