Scuola: in veneto garantita istruzione e formazione a tutti i detenuti

Venezia, 11 apr. (AdnKronos) – Alleanza “educativa” tra Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale del Miur, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Triveneto e Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunita per assicurare a tutti i detenuti la possibilita di studiare in carcere: oggi a Padova, nella sede del P.R.A.P. di piazza Castello, l’assessore all’Istruzione e formazione della Regione Veneto Elena Donazzan ha firmato con la titolare dell’Ufficio scolastico regionale Augusta Celada, il Provveditore regionale per il Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige del Dap, Enrico Sbriglia, e la direttrice dell’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna, Antonella Reale, una intesa istituzionale che garantisce a tutti i detenuti, adulti e minori, la possibilita di accedere, in qualsiasi momento dell’anno, ad un percorso scolastico o formativo e di conseguire un diploma.

Il Protocollo firmato tra Regione, autorita scolastiche e amministrazione penitenziaria prevede l’istituzione di un tavolo tecnico interistituzionale, che dovra favorire il dialogo e la collaborazione tra le diverse istituzioni, monitorare le esperienze in atto e consentire ad ogni persona sottoposta a misure penali di ricevere una proposta ‘su misura’ per ritornare a studiare e acquisire nuove conoscenze e nuove competenze.

“Con il protocollo di intesa istituzionale – dichiara l’assessore all’istruzione e alla formazione del Veneto – diamo cornice istituzionale e territoriale alla numerose esperienze avviate negli istituti penitenziari del Veneto dai Centri provinciali per l ‘educazione degli adulti. Si tratta di esperienze ormai consolidate di scuola in carcere, o di percorsi di inserimento scolastico o di formazione professionale di persone sottoposte a misure cautelari fuori dal carcere. Tutti gli indicatori ci dicono che promuovere istruzione e formazione in carcere e strumento di prevenzione e di reinserimento sociale”.

(Adnkronos)