Storia

Sul territorio dei Colli Euganei sono presenti, e possono essere osservate, arcaiche testimonianze degli Antichi Veneti. Un gran numero di reperti che documentano la storia di questo territorio, dalla Preistoria all’età Romana, sono conservati a Este, nel Museo Nazionale Atestino.

Le testimonianze più antiche, rinvenute nelle zone del monte della Madonna e del Venda, databili al Paleolitico, sono costituite da manufatti in selce. Importanti reperti ceramici sono quelli relativi al periodo del Neolitico (fine IV millennio a.C.), venuti alla luce in notevoli quantità presso Castelnuovo. Armi, utensili, oggetti d’ornamento e abbigliamento, risalenti all’Età del Bronzo (II millennio a.C.) e testimonianti la presenza di un villaggio palustre, sono stati ritrovati in prossimità del Lago della Costa, ad Arquà Tetrarca.

Al II secolo a.C. risale la presenza dei Romani che, iniziando la costruzione di una rete viaria, danno un forte impulso agli insediamenti abitativi. La via Annia, che si staccava a Legnago dalla Emilia per dirigersi ad Aquileia, passa per Monselice, uno dei comuni del territorio del Parco.

Durante il Medioevo, nei Colli, per la loro posizione dominante, si diffusero in gran numero di corti, pievi e fortificazioni.

All’inizio del XV secolo nel territorio, che entra nei domini della Serenissima, si inizia la costruzione di splendide dimore volute dalla nobiltà veneziana. Valsanzibio, Luvigliano e Valnogaredo conservano notevoli esempi della “civiltà delle ville“.

Il XIX secolo, iniziato sotto le insegne napoleoniche e conclusosi con l’annessione al neonato Regno d’Italia, fu un secolo di grande crescita demografica che vide un consistente sfruttamento del territorio e l’inizio dell’attività estrattiva su scala industriale. La tutela del territorio e la salvaguardia del paesaggio, sono iniziate negli anni settanta con la dismissione graduale delle cave, che hanno avuto la loro massima attuazione nel 1989 con l’Istituzione del Parco Regionale dei Colli Euganei.

(Parco Colli Euganei)