Un grosso dito della mano, esattemente il dito medio, significativo e proprio quello che serve per far capire che "qui non si scherza".

Michele Salvamini, in arte Caparezza, ha raccontato a tempo di musica, di ottima qualità, il suo pensiero sull'attuale situazione politica, l'urlo di un eretico, nome preso dal suo ultimo album che sta andando bene oltre le aspettative.

Sembrava di essere in un film, palco pieno di colori e di immagini, commentate con la massima oggettività, il pubblico che guarda attento senza battere ciglio tanto era intenso il contenuto. Poi inizia la musica e il Pala Geox viene messo a dura prova, nella confusione e durante il "ballo/pogo" c'è stato anche chi ha perso le scarpe e addirittura i pantaloni…