24 giugno 2014 – Continua senza sosta l’attivita’ di contrasto all’accattonaggio molesto da parte della Polizia Locale. Le vie del centro storico, i semafori, i parcheggi pubblici e dei supermercati, davanti alle chiese, gli ingressi di cimiteri e di ospedali sono i posti piu’ frequentati da questi mendicanti. Nella mattinata di oggi il personale della Squadra Emergenze Sociali della Polizia Locale, sia in abiti borghesi che in uniforme, ha effettuato un servizio antiaccattonaggio mirato alla repressione della mendicita’ effettuata alle intersezioni semaforiche. Tale servizio, svolto in zona Bassanello, in via Fistomba, in P.le Stanga e P.le Boschetti, ha permesso il controllo di sei persone, tutti uomini, cinque di nazionalita’ romena e uno di nazionalita’ serba, che sono stati tolti dalla strada ed accompagnati nell’Ufficio di via Liberi per essere sottoposti ai rilievi dattiloscopici. Tutte queste persone identificate sono state sanzionate ai sensi dell’art. 5 del Regolamento di Polizia Urbana perche’ mendicavano con petulanza. L’uomo di origine serba e’ stato, inoltre, deferito all’Autorita’ Giudiziaria, per la violazione alle norme sull’immigrazione.

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20 giugno – La tutela del consumatore da parte della PM non si limita al solo controllo degli esercizi pubblici o delle merci esposte nei mercati rionali, bensi si propone anche come utile deterrente nei confronti di quelle persone, dedite ad attivita’ illecite, attirate dalla facile possibilita’ di eseguire borseggi o furtarelli approfittando della confusione. E’ di qualche giorno fa la notizia di un intervento eseguito da due agenti della P.M. che, in servizio di controllo all’interno dell’area mercato di Prato della Valle, notavano una persona dall’atteggiamento equivoco. Poco dopo, mentre si aggirava tra i banchi di calzature, la persona, con gesto repentino e forse collaudato, occultava sotto alla propria giacca un paio di calzature da donna. Subito rincorso e fermato, il soggetto veniva immobilizzato nonostante i tentativi di sottrarsi al fermo opponendosi attivamente. Veniva poi accompagnato presso gli Uffici di Prato della valle dove si accertava trattarsi di un ventottenne originario del Kosovo, in Italia domiciliato presso l’asilo notturno del Torresino, e in possesso di regolare permesso di soggiorno. Dopo la sottoposizione ai rilievi fotodattiloscopici, veniva deferito all’A.G. per i reati di furto, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale e quindi, nel medesimo pomeriggio, rilasciato.

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