Nel 2024, la riforma del Terzo Settore ha raggiunto il suo decimo anniversario, segnando un periodo di profonde trasformazioni per il mondo non profit in Italia. Avviata nel 2014 con la pubblicazione delle Linee guida per una riforma del Terzo Settore da parte del Governo Renzi, questa riforma ha ridefinito il panorama del volontariato e dell’associazionismo nel Paese.
Un percorso normativo articolato
Il percorso legislativo è iniziato con la legge delega n. 106 del 2016, seguita dall’adozione di decreti legislativi chiave nel 2017, tra cui il decreto n. 112 sull’impresa sociale e il decreto n. 117, noto come Codice del Terzo Settore. Queste normative hanno fornito una definizione giuridica unitaria per gli enti del Terzo Settore, riconoscendo la loro importanza nel tessuto sociale ed economico italiano.
Riconoscimento costituzionale e sfide operative
Un momento cruciale è stato rappresentato dalla sentenza n. 131 del 2020 della Corte Costituzionale, che ha consolidato il riconoscimento costituzionale del Terzo Settore. Nonostante ciò, permangono sfide nell’integrare efficacemente il ruolo del Terzo Settore nelle diverse politiche pubbliche, superando la visione limitata che lo associa esclusivamente alle politiche sociali o fiscali.
Istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)
Tra le innovazioni più significative del decennio vi è l’istituzione del RUNTS, che ha centralizzato la registrazione degli enti del Terzo Settore a livello nazionale. Questo strumento ha migliorato la trasparenza e la conoscenza del settore, facilitando l’accesso alle misure promozionali previste dalla riforma.
Misure promozionali e sfide fiscali
La riforma ha introdotto diverse misure promozionali a sostegno degli enti del Terzo Settore, come l’amministrazione condivisa e il social bonus. Tuttavia, l’attuazione di alcune di queste misure è stata complessa e ha richiesto tempo. Inoltre, la disciplina fiscale rimane un’area critica, con la necessità di sviluppare un diritto tributario del Terzo Settore che valorizzi il principio di sussidiarietà e riconosca il contributo degli enti non profit al finanziamento della spesa pubblica.
Prospettive future
Guardando al futuro, è essenziale continuare a integrare il metodo del Terzo Settore nelle politiche pubbliche, riconoscendo il suo ruolo non solo come fornitore di servizi sociali, ma come partner strategico nella costruzione di politiche innovative e inclusive. La sfida sarà quella di consolidare le conquiste del decennio passato, affrontando le criticità emerse e promuovendo una maggiore partecipazione degli enti del Terzo Settore nella definizione delle politiche pubbliche.
Per approfondimento: Cantiere Terzo Settore