Nella Conferenza Stato Regioni di dicembre è stata raggiunta l’intesa sullo schema di decreto del Masaf che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro a sostegno delle aziende suinicole italiane, che hanno subìto danni indiretti a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di Peste suina africana (PSA) nel periodo 1°dicembre 2023 – 31 ottobre 2024. Il Decreto Ministeriale è in fase di registrazione alla Corte dei Conti.
Possono beneficiare del sostegno le PMI della filiera suinicola colpite dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati, ricompresi, a seconda dei casi, nelle seguenti fattispecie:
- allevamenti di scrofe da riproduzione a ciclo aperto;
- allevamenti di scrofe da riproduzione a ciclo chiuso;
- allevamenti da ingrasso (comprensivi di allevamenti da svezzamento e magronaggio).
Le aziende ammissibili al sostegno sono impegnate nella produzione agricola primaria delle seguenti categorie merceologiche: verri, scrofe, scrofette, suini da ingrasso, suinetti.
Il sostegno è finalizzato a compensare gli imprenditori delle perdite dovute a:
- deprezzamento dei riproduttori, dei suinetti, dei suini di allevamento e da macello per vendita anticipata o differita degli animali o per svalutazione del prodotto a causa della provenienza da allevamenti ricadenti in zone soggette a restrizione sanitaria;
- mancata produzione per l’interruzione della riproduzione delle scrofe;
- prolungamento vuoto sanitario;
- costi di produzione per prolungamento allevamento (blocco movimentazione).
Per le imprese della produzione primaria, il sostegno è determinato fino ad un massimo del 100% del danno totale subìto dai beneficiari, calcolato, per ciascuna fattispecie, sulla base degli importi unitari riportati nella tabella A, del Decreto. I beneficiari che intendono usufruire dei sostegni presentano apposita domanda all’Organismo pagatore competente, in base alla sede legale dell’impresa. Coldiretti ha chiesto l’erogazione immediata dei risarcimenti agli allevatori, per indennizzare sia i danni diretti che quelli indiretti, ma anche un monitoraggio costante dei prezzi dei suini pagati agli allevatori per evitare le speculazioni che sono state messe in atto da alcuni soggetti della filiera. È necessario che in tempi brevi i suinicoltori ricevano tali indennizzi, anche se le risorse stanziate ad oggi non sono sufficienti in quanto gli effetti economici dei danni indiretti a carico di tutte le imprese: piccole, medie e grandi, sono superiori ai 100 milioni di euro.
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