La presidente, Monica Soranzo: “I buoni risultati grazie ad Urbs Picta e Centro Congressi, ma attenti a non perdere terreno”
Prima di tutto: non cullarsi sugli allori. Perchè come si è stati rapidi nello scalare le classifiche delle città d’arte più attrattive, così si può essere altrettanto rapidi nel tornare nell’anonimato.
Non sono state esattamente queste le parole usate da Monica Soranzo, presidente di Padova Hotels Federalberghi Confcommercio all’assemblea della categoria svoltasi questa mattina nella sede dell’Ascom in piazza Bardella, ma il senso era esattamente questo: evitare di disperdere, per svariati motivi, il vantaggio competitivo che Padova, fino all’altro giorno quasi esclusivamente “città del Santo”, ma oggi anche Urbs Picta e Centro Congressi, ha saputo conquistarsi.
I temi all’ordine del giorno: il CIN. Vantaggi e problemi burocratici
Assemblea molto partecipata quella odierna degli albergatori di Padova città e provincia (le terme sono organizzate in Federalberghi Terme Abano Montegrotto e le due strutture operano in stretta sinergia), con diversi temi all’ordine del giorno.
Aperta dal saluto del direttore generale dell’Ascom Confcommercio, Otello Vendramin, la riunione ha visto dapprima il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, sostenere il progetto di una Fondazione per il turismo in capo alla Camera di Commercio e poi la presidente Soranzo affrontare numerose questioni sul tappeto.
Ovviamente, vista la strettissima attualità, la presidente è partita dal CIN, il Codice Identificativo Nazionale che dal 1° gennaio dovrà individuare tutte le strutture che si occupano di accoglienza.
“Un codice – ha detto la presidente – che dovrebbe servire a far emergere le tante zone grigie di un’offerta turistica che, soprattutto con l’avvento degli affitti brevi, sta conoscendo una stagione di successo da un lato, ma anche di problematiche molto forti dall’altro (abusivismo, carenza di alloggi per residenti, studenti e lavoratori). Funzionerà? Staremo a vedere”.
Di certo, anche per le strutture alberghiere da tempo sul mercato, l’approvvigionamento del CIN non è stato una passeggiata.
“Potrei dire – ha incalzato Soranzo – che ancora una volta siamo stati i protagonisti, non consenzienti, di storie di un’ordinaria burocrazia per la quale, purtroppo e nonostante gli impegni di mille governi, continuiamo ad essere “sudditi” più che cittadini”.
Le problematiche cittadine
Dunque tema attuale. Ma forse non tanto attuale da oscurare completamente ciò che sta emergendo in questo periodo natalizio.
Ecco allora che quel “non cullarsi sugli allori” sia di fondamentale importanza soprattutto se messo in relazione con una città sembra un tantino più sporca, con tanti palazzi storici “vittime” di scritte e disegni vandalici, con un servizio taxi che chiamare “servizio” è voler poter gareggiare con Giobbe in quanto a pazienza e, questione contingente al 100%, un’attenzione “non sufficiente” alle decorazioni (leggasi: luminarie) che risultano un tantino “desaparecide” soprattutto in centro.
“Piccole, grandi cose – ha osservato Soranzo – che, unitamente a certi episodi malavitosi (furti nelle abitazioni e nei negozi, ecc.) preoccupano una categoria che fa della tranquillità la propria cifra stilistica. Va da sè che, sulla falsariga di quanto realizzato dall’Ascom Confcommercio nei giorni scorsi, non si possa andare, nei prossimi mesi, verso un incontro albergatori – Forze dell’Ordine, ma con accenti specifici relativamente alla nostra attività”.
Tassa di soggiorno
Capitolo tassa di soggiorno. Da che mondo è mondo le tasse non sono mai una simpatica compagnia. Così va detto anche per quella “di soggiorno” per la quale gli albergatori dell’Ascom Confcommercio non si stracciano le vesti, purchè se ne salvaguardi la “ratio” costitutiva, cioè quella di essere una “tassa di scopo”, ovvero una tassa che il comune introita per riversarla in progetti per il turismo, settore che l’ha prodotta. Finora, però, non è andata così nel senso che più di un Comune, nel corso degli anni, ha pensato bene di “pescare” nel ricco laghetto artificiale della tassa di soggiorno per sistemare qualche altro lavoretto.
Qualche domanda sui self check-in, sull’immancabile intelligenza artificiale, oppure qualche anticipazione su grandi convention che nel 2025 arriveranno al Centro Congressi con migliaia di operatori e scienziati che faranno tappa in albergo, queste alcune delle altre questioni poste sul tappeto dagli albergatori di Padova Hotels Federalberghi Ascom Confcommercio.
PADOVA 13 DICEMBRE 2024