Si registra da anni un numero sempre crescente di persone interessate a coltivare il proprio pezzetto di terra, per gusto o per diletto. Per questo il Comune di Padova ha pubblicato un nuovo bando dedicato alla concessione degli spazi liberi all’interno degli oltre 700 lotti distribuiti in 19 nuclei di orti comunali, i quali rappresentano un tassello importante del patrimonio verde della città e un presidio di socialità, autoproduzione di cibo e sperimentazione di metodi di coltivazione biologica.
Tutti i cittadini interessati, maggiorenni e residenti a Padova, possono partecipare al bando inviando la propria domanda di assegnazione entro le ore 12:00 del prossimo 20 gennaio, secondo le modalità indicate nel bando pubblicato nell’albo pretorio e sul sito padovanet. Questi gli unici motivi di esclusione: aver visto revocata la propria concessione nei quattro anni precedenti o avere già un appezzamento di terreno agricolo da coltivare. Altra cosa importante da sapere è che per ciascun nucleo familiare è possibile presentare una sola domanda di concessione sebbene sia prevista l’assegnazione del singolo lotto a due nuclei familiari cointestatari, purché al momento della richiesta sia allegato un atto sottoscritto in cui venga specificato l’accordo alla compartecipazione nella coltivazione del lotto e sia indicato un responsabile unico dell’assegnazione.
Ricevute le domande, un’apposita commissione nominata dal dirigente del settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana stilerà una graduatoria per ogni orto, in vigore per cinque anni, a cui attingere in caso di disponibilità di lotti.
In piena equità, la metà dei lotti è destinata agli orti urbani e l’altra metà agli orti sociali, ovvero a quegli appezzamenti riservati a residenti over 60. Il bando infatti delinea diversi criteri di assegnazione per le due categorie di orti, prevedendo che l’età avanzata e situazioni di particolare disagio socio-economico – rilevato dall’ISEE o dall’eventuale presa in carico dei Servizi Sociali – possano determinare un punteggio più alto nella categoria orti sociali. A premiare, invece, le candidature per gli orti urbani sono la vicinanza della propria residenza all’orto, la presenza di una persona con disabilità all’interno del nucleo familiare e una concessione avuta in passato, in modo da valorizzare la “fedeltà” degli ortolani al progetto.
Alla fine dell’iter valutativo, i vincitori del bando otterranno – a fronte del pagamento di un canone annuale di 70 euro – una concessione per un appezzamento delle dimensioni di circa 30 metri quadrati, dotato di attacco idrico per l’irrigazione. La concessione avrà una durata di tre anni, rinnovabile per ben tre volte, e porterà in dote ai concessionari una serie di “diritti” e “doveri”. Gli ortolani avranno infatti il diritto di coltivare ortaggi, piccoli frutti e fiori ma anche il dovere di mantenere il proprio appezzamento pulito, in ordine, coltivando secondo le norme della coltivazione biologica ed effettuando la piccola manutenzione dei manufatti presenti nel proprio nucleo di orti.
L’assessore al verde Antonio Bressa sottolinea: “A tutte le persone interessate consigliamo di partecipare al bando per ottenere una concessione nei lotti che si sono attualmente liberati, circa una cinquantina per perdita dei requisiti dei titolari o per altre scelte personali, o comunque per entrare in graduatoria ed ottenere una concessione in base al fisiologico turnover che continuerà anche nelle prossime annualità. Grazie a questi periodici bandi cerchiamo di fare in modo che tutti gli orti siano pienamente sfruttati rispondendo a una crescente domanda motivata dal desiderio di trovare spazi di autoproduzione agricola anche in città. Ci avviciniamo così alla terra e ai prodotti che la natura stagionalmente ci offre creando anche occasioni di sana socialità che sono un tratto caratteristico dei 19 nuclei padovani di orti urbani e sociali”.