Hugo Pratt in mostra alla Fondazione Besso di Roma

21 settembre 2024 | 11.07

LETTURA: 2 minuti

Cosa lega Hugo Pratt a Omero, Rudyard Kipling, Arthur Rimbaud, Robert Louis Stevenson, Kenneth Roberts e Somerset Maugham? E cosa avvicina Corto Maltese a Thomas Moore, William Shakespeare, Gabriele D’Annunzio, Baron Corvo, Hermann Hesse? Dal 27 settembre fino al 20 dicembre, nelle sale del palazzo Strozzi-Besso (in Largo di Torre Argentina 11, a Roma) ci sarà la mostra ‘La biblioteca geografica di Hugo Pratt, un viaggio nella letteratura reale e immaginaria‘, inserita nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario della Biblioteca della Fondazione.

Un’esposizione di oltre 40 tavole originali e acquarelli, grandi riproduzioni, filmati e riviste d’epoca, che ci accompagneranno nell’universo dei riferimenti letterari nelle opere di Hugo Pratt, attraverso gli itinerari geografici dell’autore e dei suoi personaggi. “Dalle isole tropicali ai deserti africani, dalla nostra Europa al Nuovo Mondo, fino alle avventure di Ulisse e Corto Maltese. Hugo Pratt ci ricorda con grande spontaneità che siamo tutti eterni naviganti, sempre alla ricerca di nuovi tempi e nuove geografie. Poiché il viaggio è dimensione prima mentale che fisica”, dichiara Lucio Caracciolo, presidente della Fondazione Marco Besso.

“Di Pratt mi ha sempre colpito la sua smisurata biblioteca e il suo ostinato bisogno di conoscere. Viaggiava nei luoghi del mondo ma viaggiava – e tanto – tra i suoi libri. Leggeva e rileggeva la pagina di un romanzo, si fermava ad entrare dentro una poesia, annotava il capoverso di un saggio di storia. La letteratura, insieme al cinema, alla musica e ad ogni altra forma d’arte, era la sua linea dell’orizzonte. Questa mostra prova a raccontare tutto questo”, dice Patrizia Zanotti, curatrice della mostra insieme a Nadège Vaïnas, storica collaboratrice di Pratt e attuale managing director di CONG sa, la società che cura i diritti di tutta l’opera artistica del grande disegnatore veneziano.

Dal Pacifico insieme a R.L.Stevenson fino all’Africa di Kipling e Rimbaud e gli orizzonti di frontiera di J.O. Curwood e Fenimore Cooper passando ai libri che accompagnano Corto Maltese durante i suoi lunghi viaggi tra cui il Parzifal di Wolfram von Eschenbach, Utopia di Thomas Moore, L’ultima estate di Klingsor di Hermann Hesse e ancora Coleridge e Yeats. Un continuo mix di incontri reali o fantastici in compagnia di Tamara de Lempicka, Marina Seminova, Amelia Earhart, Antoine de Saint-Exupéry, e Ulisse.

Proprio a lui, progenitore del marinaio Corto Maltese, sono dedicate le tavole originali dell’Odissea, disegnata da Pratt nel 1963 per il Corriere dei Piccoli. Un bel viaggio, attraverso i mari, i sogni, le suggestioni alla scoperta dei padri letterari che hanno ispirato Pratt: “in un certo senso, sono il figlio di tutti. Ho sempre detto che tutto è stato scritto, che possiamo solo riscrivere”.

(ADNKRONOS)