Sostenibilità, cellulosa dei pannolini diventa fertilizzante bio con la lombricoltura

11 settembre 2024 | 16.37

LETTURA: 2 minuti

Nuovi modelli di economia circolare: la cellulosa dei pannolini diventa fertilizzante bio con la lombricoltura. All’interno del sito produttivo di Ontex Manufacturing Italy, in collaborazione con Omnisyst, la polvere di cellulosa, un residuo generato dalla produzione di pannolini precedentemente gestito tramite il recupero energetico, viene ora valorizzata come sottoprodotto. Il primo carico di cellulosa è già stato destinato alla lombricoltura nelle scorse settimane, dove verrà convertito in fertilizzante naturale per colture biologiche. Questo processo ha eliminato i costi di gestione come rifiuto e massimizzato il riutilizzo delle risorse.

Si tratta di un progetto innovativo che applica i principi della simbiosi industriale, un modello di collaborazione tra aziende in cui il residuo di una produzione diventa una materia prima per un’altra. Protagonista di questa iniziativa è la sede italiana di Ontex, a Ortona. L’azienda con casa madre in Belgio è attiva nel settore dei prodotti per l’igiene personale, con impianti produttivi in tutto il mondo e produce una vasta gamma di articoli, inclusi pannolini per bambini, prodotti per l’igiene femminile e pannoloni per adulti.

“In Ontex ci impegniamo a introdurre la sostenibilità in ogni prodotto che sviluppiamo – spiega Elise Barbé, Group Sustainability Manager di Ontex – Essendo un’azienda produttrice, generiamo anche rifiuti, ma la nostra strategia si basa su tre fasi principali: evitare la creazione di scarti in fase di produzione, riutilizzare i residui e riciclare la parte residua. Questo progetto rappresenta un’iniziativa straordinaria per il riutilizzo degli scarti, che sosteniamo pienamente”.

Omnisyst, azienda con trent’anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris, utilizza tecnologie avanzate per monitorare e ottimizzare i processi di gestione dei residui industriali. “Questo progetto esemplifica come le aziende possano integrare pratiche sostenibili nei loro processi produttivi, creando valore aggiunto dai loro residui e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale”, rimarca Chicco Testa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisys.

Il progetto di lombricoltura, sviluppato dall’azienda agricola La Terra di Gaia per il primo carico, prevede l’utilizzo di lombrichi per trasformare la polvere di cellulosa in humus di alta qualità, un fertilizzante biologico. Il sottoprodotto viene prima posto all’interno della serra e poi miscelato con una deiezione di asino nella lettiera, dove i lombrichi si nutriranno del composto, trasformandolo in humus di lombrico.

“I vantaggi per Ontex sono molteplici – dice Antonio Cafagna, District Manager di Omnisyst – In passato, gestivamo già gli scarti in maniera sostenibile attraverso il recupero energetico, ma affrontavamo comunque dei costi. Grazie a questo nuovo approccio basato sulla simbiosi industriale, siamo riusciti non solo ad annullare i costi di recupero, ma soprattutto a trasformare un residuo in un sottoprodotto prezioso per altre produzioni. Questo ci permette di portare ulteriori benefici all’ambiente, promuovendo un modello di economia circolare che valorizza ogni risorsa”.

(ADNKRONOS)