È iniziato ieri, lunedì 9 settembre, il nuovo anno scolastico per l’Istituto di istruzione superiore “Pietro Scalcerle” di Padova, Liceo linguistico e Tecnico chimico. Ad accogliere gli studenti sono stati gli insegnanti e il personale, accompagnati dal dirigente scolastico Giuseppe Sozzo.
Presente al suono della campanella anche Luigi Bisato, consigliere della Provincia di Padova con delega all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica che commenta: «Con lo Scalcerle oggi iniziano le lezioni in provincia di Padova: per questo motivo questo istituto oggi è un simbolo al quale manifestiamo la vicinanza della Provincia in rappresentanza di tutti gli istituti superiori del territorio che nei prossimi giorni inizieranno l’anno scolastico. È stata l’occasione per fare gli auguri e per ringraziare tutte le persone che fanno parte del mondo-scuola (studenti, famiglie, personale docente, non docente, amministrativi e dirigenti), per la pazienza e la collaborazione verso i disagi che, inevitabilmente, i cantieri per i lavori, provocheranno. Come Provincia stiamo facendo del nostro meglio per restituire plessi scolastici sicuri, moderni e confortevoli.
«Come Provincia siamo impegnati da anni a mettere a disposizione di utenti e personale scolastico, strutture che siano il più possibile sicure e al passo con i tempi, attraverso interventi grandi ed evidenti, oppure con migliorie non eclatanti ma che impattano sulla struttura dal punto di vista della sicurezza, del comfort, del decoro, della contemporaneità.
«I progetti sviluppati con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della Provincia cercano di rispondere anche alle esigenze manifestate dai dirigenti scolastici in base ai programmi didattici delle scuole, in stretta sinergia con il settore Pubblica Istruzione della Provincia.
«Sullo sfondo resta il grande tema degli interventi edilizi che tengano insieme la razionalizzazione degli spazi dei diversi plessi scolastici: soprattutto nel capoluogo, a oggi c’è molta compresenza di istituti nello stesso edificio, con problemi che in prospettiva vorremmo risolvere o, quanto meno, migliorare. È inoltre arrivato il momento di trovare una nuova soluzione per razionalizzare gli affitti non legati al PNRR.
«È bello – conclude Bisato – vedere che i nostri tanti giovani, studentesse e studenti, iniziano con rinnovata energia un nuovo anno di studi: sarà per loro impegnativo ma, glielo auguriamo, fonte di soddisfazioni e strumento di crescita. Oggi comincia per tutti noi un nuovo anno: di studio e impegno per i nostri giovani e le loro famiglie; di insegnamenti per i docenti; di pianificazione e management per i dirigenti e il personale amministrativo. La Provincia di Padova sarà sempre disponibile e pronta ad ascoltare le vostre richieste e – se possibile – ad accoglierle».
LE PALESTRE DELLO SCALCERLE
Le due palestre dell’istituto Scalcerle sono fra le strutture scolastiche della Provincia di Padova a essere soggette a profondi interventi: i lavori sono iniziati nel febbraio di quest’anno e si protrarranno presumibilmente fino a fine primavera del 2025. Le due palestre torneranno di nuovo fruibili dalla scuola per l’anno scolastico 2025-2026 (in assenza di rinvii al momento non prevedibili). Sulle due strutture sono in fase di esecuzione interventi di miglioramento sismico (con l’inserimento di piastre d’acciaio che collegheranno fra loro le parti di cui sono composte le strutture, per adeguarle e renderle più sicure per gli utilizzatori) ed efficientamento energetico (con la realizzazione di un “cappotto” termico per ridurre la dispersione e migliorare il comfort climatico interno riducendo consumi e costi per il riscaldamento/raffrescamento). A questi due grandi tipologie di lavori, se ne affiancano altri sull’impiantistica e per l’utilizzo degli spazi. In totale il costo si aggira intorno al milione e 900 mila euro totalmente finanziato da fondi PNRR.
LA DIDATTICA: LE NOVITÀ
Il primo giorno di scuola porta con sé novità rilevanti in termini di didattica e progettualità. Eccone alcune.
Avvio anticipato dell’anno scolastico: il 9 settembre anziché l’11 settembre
Il Consiglio di istituto del Pietro Scalcerle ha deliberato di iniziare le lezioni un paio di giorni prima rispetto alla data indicata dal calendario regionale. «L’anno scolastico è iniziato il 1° settembre (sono le lezioni a cominciare l’11) – precisa il dirigente scolastico Giuseppe Sozzo -. Il nostro Consiglio d’Istituto ha valutato che i corsi di recupero, le vacanze, la pausa estiva, di fatto sono tutti già conclusi e, dopo tre mesi lontani dalla didattica, i ragazzi hanno la necessità di tornare a scuola, in particolare ne hanno bisogno quelli più “fragili”. Una pausa così prolungata può influire sugli studenti che hanno difficoltà nello studio e/o che vivono una situazione extrascolastica particolare. I due giorni d’anticipo saranno poi recuperati in corso d’anno».
Settimana corta
Gli studenti del biennio saranno i primi a sperimentare la “settimana corta”: «Per 26 delle 62 classi totali, le lezioni si articoleranno secondo un orario distribuito su cinque giorni e non più su sei, dal lunedì al venerdì – annuncia il dirigente scolastico -. Se a fine biennio la sperimentazione sarà stata apprezzata e darà risultati positivi, sarà proposta anche per gli anni successivi». Promotore dell’orario distribuito tra il lunedì e il venerdì è lo stesso dirigente Sozzo che lo aveva introdotto anni fa nell’istituto vicentino che guidava (istituto che a tutt’oggi, da 11 anni, mantiene i cinque giorni di lezione su sette. «La scuola andrà avanti insieme alle famiglie – sottolinea -: periodicamente incontreremo i genitori degli studenti per confrontarci. Questi momenti di dialogo si riveleranno particolarmente importanti non solo per valutare gli effetti della settimana corta ma anche per restituire alle famiglie le sensazioni dei loro figli in ambiente scolastico: quanto più la scuola riesce a stare vicina ai genitori, tanto più è possibile individuare anzitempo e intervenire su eventuali situazioni di disagio, impedendo che sfocino in situazioni distruttive. È, infatti, sempre più difficile intercettare i segnali di difficoltà emotiva dei giovani e il confronto fra gli adulti che ne hanno in carico la crescita, è fondamentale».
LA DIDATTICA: I PROGETTI
Sono numerosissimi i progetti curati ogni anno dagli istituti superiori e il Pietro Scalcerle non fa eccezione. Fra essi, numerosi progetti inerenti l’internazionalizzazione, in virtù dei quali l’istituto di via Cave sarà premiato al Ministero Istruzione e merito il 22 di ottobre, unica scuola veneta e fra le cinque in Italia, per le attività svolte.
Tornerà per la quarta edizione anche l’attesissimo Torneo dell’Amicizia di calcio a 11 fra scuole di Padova e provincia, che si svolge sul campo da calcio in erba naturale allo Scalcerle. «L’idea di questo torneo – ricorda il dirigente scolastico – era nata in periodo di Covid-19, come mezzo per contrastare gli effetti negativi che la pandemia aveva avuto sui ragazzi, soprattutto in termini di pressione psicologica e a svantaggio della socializzazione. L’idea non solo si è rivelata vincente, ma è diventato un evento attesissimo e fortemente richiesto dai ragazzi, al punto che siamo arrivati a 12 squadre di altrettanti istituti padovani e le ultime due finali sono state giocate allo stadio Appiani».
Oltre al torneo sportivo, più o meno con gli stessi obiettivi, viene organizzato anche il Music Scalcerle Festival, una kermesse che dà a una decina di band formate da studenti, la possibilità di esibirsi sul palcoscenico di un evento organizzato ad hoc.
In orario extra curriculare, lo Scalcerle apre inoltre la sua biblioteca agli utenti esterni in orario pomeridiano: «In collaborazione coi genitori e d’intesa con i residenti del quartiere, nei pomeriggi è possibile frequentare la biblioteca d’istituto e partecipare agli eventi proposti, fra i quali presentazioni di libri e incontri culturali», ricorda il dirigente.
CHE ANNO SCOLASTICO SARÀ?
«La scuola è una fucina sempre attiva e ricca di novità – osserva Giuseppe Sozzo, che quest’anno è anche reggente al liceo Marchesi -, in cui si raccolgono i frutti della programmazione degli anni precedenti e si guarda al futuro interpretando le esigenze di tutte le anime che la compongono e che vi fanno affidamento. Fra le grandi sfide che siamo chiamati ad affrontare, c’è senza dubbio quella relativa al benessere mentale dei nostri studenti: la scuola è chiamata sempre di più a decifrare ciò che i giovani provano, fornendo anzitutto loro gli strumenti e le parole per dare un nome a emozioni e pensieri. La difficoltà più grande da superare, spesso, dipende dal fatto che nemmeno loro sanno descrivere ciò che provano, e questo non permette agli adulti di aiutarli. Ecco perché, a mio parere, la scuola dovrebbe avere almeno una figura “di ruolo” che si occupi di benessere psicologico. Nel nostro istituto da qualche anno siamo passati da uno a due psicologi, a dimostrazione del grande lavoro che si può fare per gli studenti e le loro famiglie, oltre a quello culturale e didattico».
Conclude il consigliere della Provincia, Luigi Bisato: «Auguriamo ai ragazzi un anno di crescita ricco di acquisizione di competenze utili per il loro futuro. Per quanto di competenza della Provincia, continua l’impegno a migliorare le strutture scolastiche che li accolgono, sia quelle in cui i cantieri sono evidenti, sia in quelle in cui sono emerse delle problematiche e per le quali saranno programmati interventi in tempi ragionevoli, pur non rientrando fra i lavori previsto nell’ambito del PNRR».