Uscirà domani il volume collettaneo ‘Angela Bottari. Storia di una donna libera’, curato da Pietro Folena e Francesco Lepore per i tipi Castelvecchi. Prefato dalla capogruppo del Pd alla Camera dei deputati Chiara Braga e corredato di un ampio inserto fotografico, il libro disvela “con dovizia di particolari inediti e approfonditi in maniera unitaria” la vita e l’operato dell’ex parlamentare comunista, deceduta a Messina il 14 novembre dello scorso anno. Ma le prospettive metodologiche adottate sono diverse da quelle solite. Come osservano infatti i due curatori nell’introduzione, il volume si pone “a mezza via tra la biografia, il saggio e la storia orale”, consegnando “del percorso esistenziale e politico di Angela Bottari una lettura fondata tanto sui documenti – che, suddivisi in interventi parlamentari, discorsi, relazioni convegnistiche, interviste sono qui raccolti e introdotti dal nipote Vittorio Silvestro – quanto su alcuni studi scientifici e le testimonianze vive di chi l’ha conosciuta” a partire dal marito Gioacchino Silvestro e dalle storiche compagne di partito Romana Bianchi ed Ersilia Salvato.
Tra le autrici e gli autori dei singoli contributi anche le scrittrici Viola Ardone e Nadia Terranova, la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, la presidente della Fondazione Nilde Iotti Livia Turco, l’ex presidente della Corte costituzionale Gaetano Silvestri, i deputati dem Anthony Barbagallo, Giuseppe Provenzano, Giovanna Iacono. E, poi ancora, Zaira Belfiore, Mario Bolognari, Pina Bonanno, Franca Bottari, Martina Castigliani, Giancarla Codrignani, Antonello Cracolici, Carmen CurroÌ, Laura Giuffrida, Adriana Laudani, Cleo Li Calzi, Giovanna Marano, Alessandra Nucifora, Filippo Panarello, Paolo PataneÌ, Maria Letizia Resta, Antonella Rizza, Antonella Russo, Antonio Saitta, Maria Flavia Timbro, Giusy Torrisi. Pubblicato grazie al fondamentale contributo del gruppo del PD a Montecitorio in collaborazione con la Fondazione Iotti e Malacoda Ente culturale, “Angela Bottari. Storia di una libera” si presenta come vasto affresco corale, in cui si staglia in tutta la sua nitida esemplarità la grande figura di chi, non solo in prima linea contro le mafie ma anche protagonista delle battaglie per l’abrogazione del delitto d’onore, la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, la tutela delle donne trans, ha segnato la storia italiana degli anni ‘70-’90.
(ADNKRONOS)