ROMA (ITALPRESS) – “Per Malagò nessuna proroga. Auguro a Malagò un futuro radioso e di successo. Non al Coni? Questo non è argomento che si può trattare senza discutere di leggi del settore”. Così, in un’intervista a “La Stampa”, Paolo Barelli, presidente della Fin e capogruppo di Forza Italia alla Camera. “La Legge limita a tre i mandati. Il Governo non cambierà le regole. Le mani della politica sul Coni? Una realtà fantasiosa: non c’è nessuna mano della politica. Il governatore Zaia alla presidenza del Comitato Olimpico Nazionale? Non si possono indicare nomi di chi non ha mai avuto a che fare con lo sport”, ha aggiunto Barelli.
Poi, a ruota, ha ricostruito la storia relativa alla norma sui mandati: “Nel 2018, con un governo Pd, venne cambiata la legge che regola riguardante le Federazioni e il Coni. Nei decenni precedenti, i mandati del Coni, che è un ente pubblico, erano due. I mandati delle Federazioni, che sono associazioni private, non avevano invece limiti”.
“Lotti quindi alzò a tre il numero di mandati possibili per la presidenza del Coni e limitò a tre i mandati dei presidenti delle Federazioni. Al tempo, Malagò era entusiasta di questa scelta, mentre i vari presidenti delle Federazioni lo erano meno”, ha continuato Barelli.
“Malagò? Non conosco le sue intenzioni ma è un dirigente che ha fatto grandi esperienze, un appassionato di sport, da dodici anni alla guida del Coni. Per lui la presidenza del Cio? Sarebbe certamente un’occasione importante per il mondo sportivo italiano. Il presidente del Cio è paragonabile a un leader internazionale”, ha concluso il numero uno della Federnuoto.
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