ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “La Spagna dal punto di vista individuale è avanti rispetto a noi, dovremo mettere in campo lo spirito italiano che ci accompagna da tantissimi anni, dovremo saper soffrire, saper lottare, se la mettiamo sui duelli individuali è difficile, se puntiamo sullo spirito di sacrifico possiamo fare una grande partita”. Così il centrocampista della Nazionale, Davide Frattesi, in conferenza stampa a Casa Azzurri in vista del match contro la Spagna in programma giovedì a Gelsenkirchen. Non sarà facile e sarà una partita diversa rispetto a quella del debutto. “Sicuramente ci saranno maggiori spazi, però ci sarà anche da difendere di più, ma noi vogliamo fare una partita di possesso. Ne avremo di meno rispetto alla partita con l’Albania, perchè la fase di possesso è il punto forte della Spagna. Dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che riusciremo a creare attraverso il gioco”, ha spiegato il centrocampista dell’Inter che parla anche di uno dei talenti più attesi di Euro2024 e non solo per l’età. “Yamal non lo scopriamo adesso, la sua stagione è stata fantastica, quando un giocatore così giovane ha questa personalità è destinato a fare grandi cose”, dice Frattesi in merito al 16enne spagnolo. Più in generale: “Le loro qualità sono le solite, il possesso palla, il palleggio, dobbiamo stare attenti a queste cose e cercare di sfruttare le occasioni che riusciremo a creare”. Secondo Frattesi ci sono due giocatori del passato azzurro con caratteristiche simili alle sue, poi ce n’è uno, giovedì avversario, che è il punto di riferimento per tutti. “Ho seguito Perrotta, ne ho parlato anche con il mister, più recentemente Marchisio. Sono loro i due modelli che ogni tanto mi guardo per capire le posizioni, perchè si può sempre migliorare. Per il resto oggi Rodri è il più forte del mondo in questo ruolo”. Durante la gara con l’Albania, Spalletti si è più volte rivolto a lui per dargli diverse indicazioni. “Come ho preso i suoi richiami? Sicuramente bene, vuol dire che ha fiducia in te, poi chiaramente l’allenatore è quello che vede meglio la partita, in campo noi siamo presi dalla partita e dagli eventi, non ci rendiamo conto della posizione migliore da prendere, il mister cerca di darti una mano e dei consigli, con l’Albania mi chiedeva di uscire un pò dal traffico, di andare prendere palla un pò più basso e un pochino più largo”.
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