NON CI SONO PIÙ ALIBI!

LEGAMBIENTE: L’AMMINISTRAZIONE SI IMPEGNI NELLA REALIZZAZIONE DEL PARCO PRANDINA 

Diverse associazioni culturali e ambientaliste hanno giustamente ricordato nei giorni scorsi come il 1° luglio 1971 la 5.a Commissione del Senato della Repubblica ha approvato, in sede deliberante, un apposito disegno di legge (già precedentemente approvato dalla Camera dei Deputati) per autorizzare la vendita a trattativa privata al Comune di Padova di circa 49.000 mq della “Caserma Prandina”. La legge, promulgata il 10 luglio 1971, precisa infatti che “… è fatto obbligo al Comune di Padova di destinare l’immobile a parco pubblico”, in quanto, si legge nelle premesse del dibattito parlamentare “… il Comune di Padova ha ripetutamente chiesto di poter acquistare questo compendio immobiliare per destinarlo a verde pubblico, facendo presente che si tratta di un’occasione veramente preziosa e forse irripetibile per poter dotare la città, nella sua zona centrale, di un minimo di verde e spazi aperti”.

“Era un documento conosciuto è già menzionato negli incontri del 2019 di Agenda 21 – dichiara Sergio Lironi, Presidente Onorario di Legambiente Padova – ma la novità sta nel fatto che, come hanno messo in luce Luisa Calimani e Nicola Lovisatti insieme a  Paolo Maddalena, già Presidente della Corte Costituzionale, sulla base di quanto affermato dal Protocollo sottoscritto con il Demanio dello Stato, la legge del 1971 è tuttora vigente. Non solo. La permuta effettuata per l’acquisto della ex caserma si fonda giuridicamente proprio su quella legge”. Un aspetto che incredibilmente sembra essere sfuggito a chi, da parte dell’amministrazione comunale, quel protocollo ha approvato e sottoscritto.
“Sembra dunque che si sia giunti ad un punto fermo, prosegue Lironi, nell’area dell’ex caserma va realizzato un parco, un’oasi di verde a beneficio dei cittadini, escludendo ogni ipotesi di parcheggio a servizio dei commercianti del centro storico o l’edificazione di nuove strutture non strettamente funzionali alla vita ed alla fruizione del parco”.

La direzione strategica è senza dubbio quella già indicata dai lavori di Agenda 21, chiaramente riassunti dalla deliberazione della stessa Giunta Comunale del 23 luglio 2019. Per la sistemazione complessiva dell’area va inoltre indetto un concorso pubblico di progettazione, basato su alcuni fondamentali criteri, tra i quali: l’evocazione delle funzioni storiche del luogo e la stretta relazione con il parco delle mura; il rafforzamento della resilienza urbana; la possibilità di procedere per stralci successivi prevedendo momenti di informazione, ascolto e dialogo con i cittadini. Nel brevissimo periodo va infine richiesto all’Amministrazione di avviare una serie di interventi volti a rendere fruibile l’area fin da subito. Tra questi in particolare:

a. Il dimezzamento dell’area attualmente destinata in via provvisoria a parcheggio, destinando la parte liberata dalle auto a spazio attrezzato per mercatini tematici, iniziative culturali e spettacoli;

b. La messa in sicurezza degli stabili vincolati dalla Soprintendenza che rischiano di crollare, rendendoli quanto prima agibili per attività culturali e sociali;

c. La messa in sicurezza di tutti gli spazi verdi esistenti per renderli fruibili per visite e iniziative che incentivino la conoscenza e la frequentazione del parco;

d. Il coinvolgimento in queste iniziative di tutte le associazioni disponibili a gestire ora e in futuro questi spazi, anche come bene comune della città.

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(Legambiente Padova)