Montella “Mercoledì tiferò per la Roma, Mourinho un genio”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ scontato per chi farò il tifo: per me Siviglia è stata una parentesi importante, anche se molto breve. Siamo arrivati ai quarti di Champions League, traguardo storico per la società, e in finale di Coppa del Re. Ma sono stati pochi mesi, non si può paragonare alla passione per la Roma: sono stati dieci anni molto intensi per me”. Così Vincenzo Montella, attuale allenatore dell’Adana Demirspor e doppio ex di Roma e Siviglia, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Radio 1, sulla finale di Europa League di Budapest del prossimo 31 maggio. Proprio sulla panchina del Siviglia, Montella sconfisse il Manchester United di Mourinho: “Ma non era una finale – aggiunge con una battuta l’Aeroplanino – Mourinho è un uomo vincente, basta dire che a Roma ha raggiunto due finali europee in due anni. E’ un genio. Chi parte favorito a Budapest? Le finali sono sempre incerte. Un pò di storia conta, ma non credo ci siano favorite. Sarà importante l’episodio, la calma, l’abitudine, ma non vedo una favorita”. Quanto inciderà la presenza o meno di Dybala e quanto inciderà l’esito della finale di Budapest sul futuro di Mourinho è presto detto: “Dybala fa la differenza, nella Roma un pò di più, è il giocatore che ha più talento e imprevedibilità. Mi auguro possa essere nelle condizioni fisiche di giocare anche solo per uno spezzone di partita. Sul futuro di Mourinho non lo posso prevedere, ma a Roma comunque ha lasciato il segno, la dimostrazione sono i sold out allo stadio ogni domenica Con lui si è tornato a respirare l’entusiasmo dei primi anni Duemila che fortunatamente ho vissuto anch’io”. Abraham e Belotti sono in crisi di gol: “La Roma ha un’identità precisa, una squadra molto compatta, si difende con ordine, pazienza e sacrificio, gli attaccanti sono un pò penalizzati. Il baricentro della Roma non è altissimo e questa è stata una delle cause per cui sia Abraham che Belotti non riescono a ingranare. Tuttavia riesco a vedere un’alchimia importante, è merito dell’allenatore che riesce a far sacrificare giocatori di talento”. Circa lo scudetto del Napoli, Montella si dichiara “felicissimo, erano troppi anni che Napoli non vinceva, è stato un trionfo. Noi allenatori viviamo di energie e stimoli, quando vengono meno, lasciare è un atto di grande responsabilità. Tanto di cappello a Spalletti”. Un giudizio anche sulla stagione del Milan: “Stagione eccellente e altamente competitiva, con semifinale di Champions e quarto posto. Servono innesti di qualità un pò in tutti i reparti, Maldini e Massara lo sanno molto bene”. Sul suo futuro, infine, Montella non si sbilancia: “Non lo so, sto bene in Turchia, il campionato mi piace. Come detto, un allenatore vive di ambizioni e stimoli, vedremo cosa succederà, non ho molta fretta ora di decidere”.
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