Fondo per la Repubblica Digitale: 30 milioni per due nuovi bandi

Pubblicati due nuovi bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, In progresso e Prospettive, dedicati rispettivamente ad accrescere le competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica e delle persone disoccupate e inattive. Tutto quello che c’è da sapere per progettare in 3 webinar: 26 maggio, 6 e 9 giugno.

Grazie a una partnership tra il Governo e ACRI, l’associazione che riunisce la Fondazioni di origine bancaria, all’inizio del 2022 è stato istituito il Fondo per la Repubblica Digitale. Il suo obiettivo? Rafforzare le competenze digitali e ridurre il digital divide nel nostro Paese, contribuendo a contrastare alcune delle disuguaglianze che lo interessano.

Il Fondo che, con 350 milioni di euro fino al 2026, mira a sostenere l’aumento delle competenze fondamentali per completare la transizione digitale del Paese ha pubblicato due nuovi bandi: In progresso e Prospettive.

30 milioni di euro per sviluppare competenze digitali, da un lato, di lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica e, dall’altro, di persone ai margini del mercato del lavoro.

In progresso: per chi è rischio di rimpiazzo tecnologico

Un recente studio dell’Università di Trento conferma che nei prossimi 15 anni la quota di lavoratori e lavoratrici ad alto rischio di rimpiazzo tecnologico si attesterà tra il 33% (7,12 milioni di persone) e il 18% (3,87 milioni), se si considerano rispettivamente le professioni automatizzabili o le singole mansioni.

Nel nostro Paese le professioni ad alto rischio di automazione interessano diversi settori: trasporti e logistica, supporto d’ufficio e amministrativo, produzione, servizi e settore della vendita.

Una situazione che rende necessaria un’azione di adeguamento del know-how dei lavoratori attraverso azioni di formazione sulle competenze digitali e trasversali per svolgere le loro mansioni in via complementare agli strumenti forniti dall’innovazione tecnologica.

Un obiettivo che il bando In progresso del Fondo per la Repubblica Digitale, attraverso uno stanziamento complessivo di 10 milioni di euro vuole raggiungere promuovendo lo sviluppo delle competenze digitali dei lavoratori che, a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica, sono a forte rischio di sostituibilità al fine di garantire le condizioni di permanenza nel mondo del lavoro e migliori opportunità professionali.

C’è tempo fino al 4 agosto per partecipare.

Scopri come

Prospettive: per rientrare nel mercato del lavoro

L’Italia detiene il più alto tasso di inattività (34,6%) in Europa. Durante il terzo trimestre 2022, più di un terzo della popolazione italiana di età compresa tra i 15 e i 64 anni risultava non occupata o in cerca di occupazione, contro il valore medio Ue pari al 23,6%. Inoltre, secondo i dati OCSE, il tasso di disoccupazione del nostro Paese è del 7,9%, superiore di quasi due punti percentuali rispetto alla media europea (6,1%).

Le persone tra i 34 e i 50 anni sono quelle maggiormente colpite dal fenomeno e tra loro si concentra la quota più alta di disoccupati di lunga durata, cioè coloro che cercano e non trovano un lavoro da più di un anno.

Inoltre, secondo il World Economic Forum, in Italia, si stima che tra il 2023 e il 2027 saranno richieste competenze digitali a più di 2 milioni di lavoratori e, secondo uno studio di Deloitte in collaborazione con SWG, quasi un’azienda su quattro non trova i profili professionali STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) di cui ha bisogno.

In questo contesto si inserisce Prospettive, il bando del Fondo per la Repubblica Digitale che accompagna lo sviluppo delle competenze digitali di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupate/i e inattive/i, di età compresa fra i 34 e i 50 anni, per offrire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro.

Il bando mette a disposizione 20 milioni di euro per sostenere iniziative presentate da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del Terzo Settore entro il 14 luglio.

Per partecipare

I webinar di presentazione

Per tutti gli operatori e le organizzazioni interessate a presentare proposte progettuali, il Fondo per la Repubblica Digitale propone una serie di webinar di presentazione dei bandi . Nel corso dell’incontro online Giorgio Righetti, Direttore Generale del Fondo per la Repubblica Digitale con Martina Lascialfari, Responsabile Attività istituzionali del Fondo, illustreranno le modalità di partecipazione.

Gli appuntamenti online si terranno il 26 maggio e il 6 e 9 giugno. Iscriviti per partecipare gratuitamente:

Il Fondo per la Repubblica Digitale

Per accompagnare l’Italia verso la transizione digitale è nato il Fondo per la Repubblica Digitale, istituito con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre 2021.

Si tratta di una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare).

In via sperimentale per cinque anni (fino al 2026) il Fondo stanzia un totale di 350 milioni di euro. Sarà alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. Il Fondo pone un forte accento sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati. La valutazione mira ad individuare quei progetti che si dimostreranno più efficaci ed efficienti nell’accrescimento delle competenze digitali e nell’occupazione effettiva dei beneficiari.

(Fondazione Cariparo)