Il 5 x 1000, una donazione gratuita dei contribuenti

Nel periodo in cui ci si deve preparare alla dichiarazione dei redditi, è fondamentale pensare al 5 x 1000 e ai potenziali destinatari di questa parte delle proprie imposte. Donare il 5 x 1000 – è sempre utile metterlo in evidenza – è del tutto gratuito per il contribuente, e non comporta alcuna spesa. Si tratta, inoltre, di un gesto in grado di cambiare la vita di tante persone: malati in attesa di cure, bambini che vivono in zone di guerra, uomini e donne che abitano in territori devastati da un terremoto, e così via. Dipende, ovviamente, dall’ente che si sceglie come destinatario della donazione.

In che cosa consiste il 5 x 1000

Quando si parla di 5 x 1000 si fa riferimento a una quota percentuale, corrispondente allo 0.5%, dell’imposta sul reddito delle persone fisiche: in altre parole, l’Irpef. Ebbene, questa quota Irpef può non essere versata allo Stato italiano ma donata a un’organizzazione come, per esempio, un ente di ricerca scientifica, un’associazione di volontariato o una realtà che si occupa di attività socialmente utili e che fa parte del terzo settore. Chi vuol devolvere il proprio 5 x 1000 a una di queste organizzazioni non deve far altro che apporre la propria firma sul modulo della dichiarazione dei redditi, inserendo poi il codice fiscale dell’organizzazione nel riquadro dedicato al sostegno degli enti del terzo settore.

Che cosa cambia tra il 2 x 1000, l’8 x 1000 e il 5 x 1000

I contribuenti chiamati a effettuare la dichiarazione dei redditi sono invitati a manifestare la propria scelta non solo per il 5 x 1000, ma anche per il 2 x 1000 e per l’8 x 1000. Si tratta di tre misure differenti tra di loro, e per questo conviene conoscerne le caratteristiche. Il 2 x 1000, in particolare, rappresenta la quota percentuale Irpef che può essere destinata dal cittadino a un partito politico. L’8 x 1000, invece, è la parte di Irpef che i contribuenti possono scegliere di devolvere a una confessione religiosa: non solo la Chiesa Cattolica, ma anche – fra le altre – le Chiese Metodiste e Valdesi, la Chiesa Apostolica, l’Unione Cristiana Evangelica Battista, le Comunità Ebraiche Italiane, la Chiesa Luterana in Italia e la Diocesi Ortodossa Italiana.

Le scadenze per il 2023

Per quel che riguarda il 2023, la scadenza prevista per il 730 ordinario e per quello precompilato è il 2 ottobre del 2023, a prescindere dal fatto che ci si occupi di presentare il modulo direttamente all’Agenzia delle Entrate o ci si rivolga a un professionista abilitato, a un Caf o a un sostituto di imposta che garantisce assistenza fiscale. Per quanto concerne il Modello Redditi Persone Fisiche Ex Unico, invece, la scadenza prevista è il 30 novembre, a patto che la domanda venga inoltrata in modalità telematica (o dal contribuente o da un intermediario abilitato); se invece la domanda si presenta tramite ufficio postale, e quindi in forma cartacea, la scadenza da rispettare è il 30 giugno.

Donare a Medici Senza Frontiere

Medici Senza Frontiere grazie al 5 x 1000 dei contribuenti italiani può garantire cure e assistenza sanitaria a molte persone. Da un contribuente con un reddito lordo di 15mila euro, per esempio, i 17 euro che derivano dal 5 x 1000 servono a somministrare due test rapidi per identificare l’epatite C. da un contribuente con un reddito lordo di 28mila euro, invece, i 35 euro che scaturiscono dal 5 x 1000 possono essere usati per comprare 120 buste di cibo terapeutico da dare a bimbi malnutriti. E allora non attendere oltre: dona ora!