Maltempo Emilia Romagna, Bonaccini: “Sapremo rialzarci”


Migliora il meteo ma su alcune zone resta allerta rossa per rischio idraulico dopo i nubifragi e le esondazioni dei fiumi che hanno provocato la morte di due persone
Migliora il meteo, ma resta l’allerta rossa per oggi, giovedì 4 maggio, in Emilia-Romagna travolta ieri da un’. Secondo quanto comunica la Protezione Civile resta elevata la criticità per rischio idraulico riguarda in particolare quattro zone: la Pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, Collina bolognese, Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola.
Allerta arancione sempre per rischio idraulico, invece, sulla pianura modenese di Secchia e Panaro, sulla montagna bolognese, sull’alta collina romagnola e sulla montagna romagnola. Allerta arancione anche sulla montagna emiliana centrale, la collina emiliana centrale, la collina bolognese, la montagna bolognese, l’alta collina e la montagna romagnola.
Nella giornata di giovedì 4 maggio il maltempo colpirà anche alcune regioni del Mezzogiorno con l’allerta gialla per temporali o rischio idrogeologico diramata per Basilicata, Calabria, Sicilia e Lombardia. L’allerta gialla riguarda anche alcune zone dell’Emilia-Romagna: Costa ferrarese, Pianura ferrarese di Po e Po di volano, Pianura modenese di Secchia e Panaro e Bassa pianura orientale.
BONACCINI: “SAPREMO RIALZARCI”
“Sono cadute in 36 ore un quinto del totale della quantità d’acqua che cade in un anno: da quando si fanno le rivelazione nella storia tanta acqua così non era mai caduta. In Emilia Romagna 15 fiumi sono andati a rischio esondazione contemporaneamente, mai successo. Spero anche si possa procedere con misure spedite, perché, una volta quantificati i danni, si chiede lo stato di emergenza nazionale per ricevere risorse”, ha detto Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna, ai microfoni di Radio24.
Dopo il terremoto “abbiamo ricostruito il 95% di quello che era crollato, ed anche questa volta tra mille difficoltà noi sapremo rialzarci, rimboccandoci le maniche come sempre”, aggiunge Bonaccini auspicando che si evitino le polemiche.
L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna “raccomandano ai cittadini della Bassa Romagna di non recarsi per nessuna ragione in prossimità dei fiumi, sopra agli argini degli stessi e nelle zone colpite dagli allagamenti. Comportamenti di questo genere oltre a mettere in pericolo la propria incolumità rischia di intralciare le operazioni di monitoraggio e soccorso ancora in corso”. Per emergenze è attivo il numero verde della centrale operativa 800 072525.
Prosegue intanto il lavoro dei vigili del fuoco, con rinforzi giunti da Veneto, Lombardia, Toscana. Sono 1.000 gli interventi fatti finora tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì Cesena. Nel Ravennate i vigili del fuoco stanno operando a Faenza, Massa Lombarda, Conselice, Castel Bolognese, aree in cui permane l’acqua tracimata dal fiume Lamone e dai suoi affluenti. Nel bolognese squadre impegnate nella notte con mezzi di movimento terra per liberare da fango e detriti alcune strade, tra Monzuno e Pianoro, coinvolte da movimenti franosi. Evacuate nove persone dalle proprie abitazioni a Sesto Imolese. Dal mattino motopompe e tre idrovore provenienti dai comandi di Modena, Parma e Ferrara hanno iniziato le attività di prosciugamento tra Castel San Pietro, Medicina e Imola. Attività di ripristino della viabilità con pale meccaniche anche in provincia di Forlì Cesena, dove squadre dei vigili del fuoco hanno operato fino a tarda sera nelle zone di Dovadola e Modigliana.

(Adnkronos)