Ucraina, Gesualdo (Fism): “Consegnate Pillole di pace a sostegno del sistema sanitario”

Per il Ministero Salute: “Più di 10mila ucraini avranno bisogno di protesi e riabilitazione”

Roma, 27 apr. (Adnkronos Salute) – “Con questo atto simbolico abbiamo portato ‘Pillole di pace’ nella speranza che possano essere curative e di sostegno al sistema sanitario ucraino, fortemente colpito dagli eventi bellici”. Lo ha detto Loreto Gesualdo, presidente della Federazione delle società medico scientifiche italiane (Fism), che in questi giorni è in missione di pace a Kiev, in delegazione con Franco Giuliano, presidente dell’associazione “L’Isola che non c’è” e monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, che guida la rappresentanza. Nell’occasione è stato consegnato alla cattedrale Greco-Cattolica di Kiev un bassorilievo di San Michele Arcangelo, guerriero della pace.
I dati diffusi dal ministero della Salute locale sono allarmanti – spiega Fism in una nota – più di 10mila ucraini necessiteranno di protesi e riabilitazione e, tra gli oltre 8mila militari feriti, il 70,5% ha subito importanti ferite agli arti. In quest’ottica la Fism ha attivato un gruppo di lavoro intrasocietario – coordinato dal Giancarlo Rovere, medico fisiatra, Consigliere nazionale della Fism – nel quale verranno analizzati i bisogni della comunità sanitaria ucraina.
In vista dello sviluppo dei percorsi di cooperazione sanitaria e alla luce delle recenti iniziative promosse dal ministero della Salute – impegnato nella costituzione di una partnership di centri di eccellenza nel campo degli interventi protesici e di riabilitazione – la Fism sta promuovendo il consolidamento di un percorso cooperativo volto, fra le altre cose, alla mappatura dei bisogni e, successivamente, all’attivazione d’iniziative d’interscambio per lo sviluppo di protocolli di medicina campale e telemedicina. “Ho espresso all’ambasciatore della Repubblica italiana in Ucraina Pier Francesco Zazo – afferma il presidente Fism – la massima disponibilità delle società medico scientifiche italiane a collaborare in questo periodo d’emergenza”. “Conclusa la missione di pace in Ucraina, attiveremo il Tavolo di cooperazione per l’emergenza sanitaria in Ucraina – aggiunge Rovere, coordinatore del Tavolo – grazie al contributo che raccoglieremo dalle società mediche scientifiche aderenti e disponibili a consolidare percorsi di cooperazione sanitaria sapendo come sia fondamentale essere vicini al popolo ucraino, altresì garantendo loro pieno supporto nei percorsi riabilitativi, come specificato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci”.

(Adnkronos)