Cosentino, Cassazione conferma condanna a 10 anni per ex sottosegretario

Rigettato il ricorso della difesa. L’ex coordinatore campano di Forza Italia secondo i giudici era il referente politico del clan dei Casalesi. Per lui si aprono le porte del carcere

Roma, 27 apr. Diventa Nicola Cosentino. I giudici della sesta sezione penale della Cassazione, accogliendo la richiesta della procura generale hanno rigettato il ricorso della difesa di Cosentino accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Nella requisitoria, il sostituto procuratore generale della Cassazione Silvia Salvadori aveva chiesto il rigetto del ricorso presentato dalla difesa dell’ex sottosegretario del governo Berlusconi contro la sentenza del 21 luglio 2021 con la quale i giudici della quarta sezione della Corte d’Appello di Napoli avevano condannato Cosentino a 10 anni nell’ambito del processo Eco4, nel quale l’ex coordinatore campano di Fi era accusato di essere stato il referente politico nazionale del clan dei Casalesi, con il quale avrebbe siglato un patto per ottenerne l’appoggio elettorale in cambio di un contributo ai camorristi.
In primo grado Cosentino, assistito dagli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro, era stato condannato a 9 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per concorso esterno in associazione camorristica, con sentenza pronunciata dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 17 novembre 2016, dopo oltre 140 udienze. Per Cosentino ora si apriranno le porte del carcere.

(Adnkronos)