NO PROSEK La Commissione agricoltura del Parlamento Europeo delibera all’unanimità l’emendamento anti Prosek

NO PROSEK La Commissione agricoltura del Parlamento Europeo delibera all’unanimità l’emendamento anti Prosek

EMENDAMENTO ALL’UNANIMITA’ ANTI PROSEK

Polegato: “Soddisfatti di questo pronunciamento che è un primo passo verso la tutela definitiva del nostro Prosecco e di quello che rappresenta per il nostro territorio. ”

“Siamo pienamente soddisfatti che la Commissione agricoltura del Parlamento europeo abbia approvato all’unanimità un emendamento anti Prosek che di fatto tutela i nomi ed i territori di tutte le denominazioni esistenti in Unione europea – sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – Si tratta di una battaglia che ci vede impegnati per difendere il Prosecco, ma che di fatto, se vinta, pone una pietra miliare a difesa di tutti i produttori agricoli che profondono il loro impegno e la loro passione per regalarci dei prodotti di eccellenza con una precisa storia ed identità. Questo emendamento è un importantissimo primo passo in questa direzione”.

Con la riforma del sistema europeo delle denominazioni di origine (IG) è in gioco il primato italiano nell’Unione Europea con 883 prodotti riconosciuti, tra alimentari e vini, che sviluppano un valore di 19,3 miliardi di euro con il contributo di oltre 86mila operatori.

“Dalla difesa del sistema delle indicazioni geografiche europee dipende la lotta al falso Made in Italy alimentare che nel mondo vale oltre 120 miliardi di euro – aggiunge Giorgio Polegato – Il contrasto alle imitazioni aiuta la crescita di un sistema che oltre all’impatto economico ed occupazionale rappresenta un patrimonio culturale ed ambientale del Paese. E’ importante  la volontà del Parlamento di indicare obbligatoriamente la provenienza in etichetta dei prodotti ad indicazione geografica protetta (IGP) per proteggere i consumatori dagli inganni, ma è anche da rilevare l’emendamento di tutela anti-Prosek in cui si chiarisce come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp. Un indirizzo significativo  in attesa del pronunciamento definitivo sulla vertenza che oppone l’Italia alla Croazia da parte della Commissione”.

(Coldiretti Padova)