Dopo Hanno una storia (2020), Francesco Pesce, docente stabile della Facoltà teologica del Triveneto, esplora il tema dell’amore in una prospettiva più ampia e relazionale, spingendo la sua riflessione all’interno delle famiglie e delle comunità. Lo fa nel nuovo libro Amare per credere. La fede cristiana alla prova delle relazioni (San Paolo, Cinisello Balsamo 2023, pp. 160, € 15,00).
Lo sguardo dell’autore si rivolge alle storie d’amore, ciascuna unica e originale, ma riflette anche sulla possibilità di portare l’amore oltre i confini della propria casa, e poi spazia nella dimensione domestica della spiritualità, rafforzata dagli eventi della pandemia, che ha dato nuova linfa all’esperienza di fede delle famiglie. Con un ultimo capitolo dedicato agli anziani e all’attaccamento che dimostrano alla messa e alla chiesa, anche in tempi di “disinnamoramento” dal culto.
Qual è dunque il legame tra l’amare e il credere? Esiste ancora un futuro per la spiritualità familiare, per tramandare la fede attraverso le generazioni? E come le nostre comunità cristiane possono essere rigenerate e diventare generative? Sono le domande a cui cerca di rispondere l’autore, suggerendo che le relazioni e la relazionalità possono essere una pista, un cantiere aperto, per un nuovo metodo di agire ecclesiale.
L’autore. Francesco Pesce, prete della diocesi di Treviso, è docente stabile di Teologia pastorale presso l’Istituto superiore di Scienze religiose “Giovanni Paolo I” (Facoltà teologica del Triveneto). Ha conseguito il dottorato in Teologia al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, a partire dal quale ha pubblicato Amore di Dio e amore dell’uomo, tra teologia e antropologia in Eberhard Jüngel (2014). Dal 2017 è presidente del Centro della famiglia, istituto di cultura e pastorale di Treviso. Tra le sue pubblicazioni: Oltre la famiglia modello. Le catechesi di papa Francesco (2016); Due nessuno centomila. Genere, gender e differenza sessuale (2017); Una lettera d’amore. L’Amoris laetitia letta in famiglia (2018).