Comune di Padova: dichiarazione del sindaco, Sergio Giordani, dopo l’incontro in Prefettura sulla registrazione in anagrafe dei figli delle coppie omosessuali

Dichiara il sindaco Sergio Giordani:
Ho avuto col prefetto Raffaele Grassi un confronto molto cordiale che, nei distinti ruoli e nelle differenti funzioni, si è tenuto come sempre nel segno della più ampia collaborazione istituzionale.
Come Sindaco, ben lontano dal farne una questione ideologica o di parte, ho il dovere di tutelare anzitutto gli interessi preminenti delle bambine e dei bambini; in coscienza – e ritengo anche in diritto – non posso immaginare di negare atti amministrativi che mi competono come ufficiale di Stato Civile, dai quali derivano i diritti fondamentali di questi piccoli, esponendoli così a gravi discriminazioni.
Ecco perché, su questo tema, intendo confermare le modalità e le procedure che fin dal dal 2017 sono state applicate da me e dal Comune di Padova, e come sempre fatto comunicando ogni atto alle Autorità competenti.
E’ un contesto che vive gravissimi vuoti normativi che nuocciono prima di tutto, lo ripeto, alle bambine e ai bambini.
Il mio appello non può che essere quello rivolto al legislatore e in maniera trasversale alle forze parlamentari di sanare questo vulnus
”.

Dichiara l’assessora all’anagrafe Francesca Benciolini:
I nostri uffici di Stato Civile lavorano con professionalità e attenzione su questi temi che incidono sui diritti fondamentali degli individui, in un’ottica di massima tutela di ogni persona.
E’ un lavoro che accompagna le nostre vite attraverso atti che, a volte, sembrano scontati ma che possono fare la differenza, come ci dimostrano i casi di cui ci stiamo occupando in questi giorni
”.

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)