LA TARGA DI FEDELTA’ ASSOCIATIVA ASCOM AL “CASOIN” DEI CONIUGI DE FRANCESCHI

AL “CASOIN” DEI CONIUGI DE FRANCESCHI, CHE DAL 1966 “PRESIDIA” SAN LAZZARO IN BARBA ALLE MODIFICHE URBANISTICHE, LA TARGA (A SORPRESA) DEL VERTICE DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO.
BERTIN: “I DE FRANCESCHI? UN ESEMPIO DELLA VALIDITA’ E VITALITA’ DEL COMMERCIO DI VICINATO”

Un po’ come la storia del calabrone che per la scienza non potrebbe volare, ma siccome lui non lo sa, continua a farlo, c’è un “casoin” (e il termine, in questo caso, non può essere modificato in un anonimo “alimentari”) che, dal 1966 “presidia” (letteralmente) la zona di San Lazzaro, giusto alle spalle dell’omonima vecchia chiesetta che lì sorge dal 1500, contribuendo a mantenere un angolo di umanità e di cultura commerciale di cui, purtroppo, si stanno perdendo le tracce.

Ebbene, refrattario a qualsiasi violenza urbanistica, il casoin dei coniugi Giuseppe e Graziella De Franceschi continua a rimanere, in via San Marco 54, un punto di riferimento non solo per i residenti ma anche per i molti che lavorano in zona industriale e che alla qualità e alla cortesia dei De Franceschi non vogliono rinunciare.

A questa “anomalia” fatta ancora delle consegne a domicilio del signor Giuseppe, della professionalità e dei consigli della signora Graziella e di prodotti diversamente introvabili (ci sono anche la scatole di “fasoi in tecia”), questa mattina ha voluto rendere omaggio il vertice dell’Ascom Confcommercio al gran completo.

Emuli della migliore Carrà dei tempi di “Carramba”, senza preavviso, all’interno del negozio si sono palesati il presidente Patrizio Bertin ed il direttore Otello Vendramin per consegnare ai coniugi De Franceschi la targa per la “fedeltà associativa”.

Un riconoscimento che, in qualche modo e seppur non con queste modalità, la signora Graziella si aspettava, se non altro perché la frequentazione dell’associazione, anche per gli aspetti burocratici e contabili, fa data proprio dal quel 1966.

“E’ stato come ritornare alle mie origini – ha commentato Bertin che ha trascorsi familiari del tipo – e l’incontro coi coniugi De Franceschi è stata la dimostrazione che per un commercio di vicinato fatto di passione e professionalità, non c’è solo un passato, c’è sicuramente un presente e ci sarà anche un futuro”.

Le foto e le riprese di rito, non senza un po’ di commozione, hanno dovuto presto lasciare il passo alla “ragione di vita” della signora Graziella: servire il cliente (in attesa) nel miglior modo possibile!

PADOVA 22 FEBBRAIO 2023

(Ascom Padova)