Mal’aria di città: Padova ancora tra le città più inquinate d’Italia

Legambiente: in attesa del Tram, interventi urgenti su trasporto pubblico e ciclabilità

Il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”, redatto e pubblicato nell’ambito della Clean Cities Campaign certifica ancora la situazione critica della nostra città quando si parla di inquinamento atmosferico.
Tra le città più inquinate d’Italia Padova per il PM10 è  in quinta posizione con 75  giornate in cui è stato superato il limite di 50 microgrammi di particelle inquinanti per metro cubo di aria. Il valore medio annuale registrato per il PM10 è stato di 32μg/mc. Tra le peggiori città anche per il valore medio del PM2,5 attestatosi al 23 μg/mc (il limite è di 25μg/mc).
Per quanto riguarda il Biossido di Azoto (NO2), il cui attuale limite normativo è di 40 μg/mc, la nostra città si attesta tra le peggiori, con una concentrazione media di 30 μg/mc. É importante sottolineare che tale limite verrà abbassato entro il 2030 a 20 μg/mc, mentre il limite per la salute umana posto dall’OMS è ancora più basso: 10 μg/mc.

Quanto inquinamento deve ridurre Padova

In considerazione delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dei limiti previsti dalla nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2030, Padova necessita di una riduzione di concentrazione in tutte le componenti prese in esame: PM10, PM2,5 e del Biossido di Azoto (NO2) rispettivamente del 38%, 57% e del 32%.
Nel decennio 2011-2021, la riduzione è stata solo del 3%  per quanto riguarda le media del PM10 e del 4% per quanto riguarda il Biossido di azoto, mentre sul PM2,5 non è possibile fare il raffronto.

È bene sempre ricordare che per le polveri sottili non esiste una soglia minima sotto la quale non ci sono effetti negativi sulla salute: diminuire le concentrazioni è un beneficio indipendentemente dai valori da cui si parte.

Le proposte di Legambiente

Considerato che l’aria a Padova è fuorilegge consecutivamente da 22 anni, con conseguenze molto gravi per la nostra salute, servono importanti interventi strutturali. Ecco alcune nostre proposte:

Trasporto pubblico. In attesa del completamento  delle nuove linee del  tram, è urgente rendere le corse dei Bus  più frequenti  in particolare negli orari di punta. Vanno estesi quelli serali e migliorato il servizio nei giorni festivi, davvero scadente. Necessaria inoltre la riconversione del parco mezzi con veicoli elettrici.

Ridisegnare lo spazio pubblico urbano a misura d’uomo. Realizzare la Bicipolitana, per rendere sicura e capillare la rete delle ciclabili cittadine; “Città 30” all’ora anche ridisegno delle strade obbligando la moderazione della velocità, con Strade Scolastiche e Zone 30km/h; stop alla realizzazione di nuovi grandi parcheggi in città.

Efficientamento e rigenerazione. Serve intervenire anche sui sistemi di riscaldamento, efficientando gli edifici pubblici e privati.  É  fondamentale che Piano degli Interventi fermi le edificazioni nelle aree verdi – che mitigano lo smog- indicando nella rigenerazione del patrimonio edilizio una delle principali priorità.

La campagna itinerante “Clean Cities” – Torna la campagna itinerante “Clean Cities” organizzata da Legambiente. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign. La campagna farà tappa anche a Padova il 22 febbraio, a breve daremo maggiori informazioni.

Per approfondimenti si veda il dossier nazionale  Mal’aria di Città”. Cambio di passo cercasi.

*Nota metodologica

I dati di PM10,  PM2,5 NO2 delle città, riportati nel dossier nazionale e in parte qui, sono stati ottenuti facendo la media delle concentrazioni annuali registrate nel 2022 dalle centraline di monitoraggio ufficiali delle Arpa classificate “fondo” o “traffico”.

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(Legambiente Padova)