Leggere con sapienza la Bibbia

Leggere bene la Bibbia è la sfida per questo tempo in cui il testo sacro – sia a livello individuale che comunitario – gode di grande popolarità. L’interesse per la sacra Scrittura è infatti massicciamente diffuso, come testimoniano le numerose e partecipate proposte di percorsi biblici, lectio divina e settimane bibliche, la frequentata e apprezzata esperienza del Festival biblico e, a livello personale, la ricerca del senso spirituale del testo biblico. Ma come si legge “bene” la Bibbia?

A questa domanda intende contribuire a rispondere, senza pretesa di esaustività, il libro Leggere con sapienza la Bibbia. Un percorso di consapevolezza, curato da Andrea Albertin e pubblicato nella collana Sophia della Facoltà teologica del Triveneto in coedizione con Edizioni Messaggero Padova.

«La sacra Scrittura chiede non semplicemente di essere compresa o capita, ma intende favorire un intreccio sempre più stretto e fecondo fra i testi biblici e la vita del credente» spiega Andrea Albertin, che stigmatizza l’uso funzionale dei testi biblici, quando cioè «ci si serve della Bibbia anziché lasciarsi servire da essa per mettersi poi a suo servizio».

La tesi unitaria proposta nei cinque saggi che compongono il libro – firmati dai biblisti Andrea Albertin, Gastone Boscolo, Carlo Broccardo, Marcello Milani e Maurizio Rigato – è che la Scrittura si lascia servire dalla Scrittura stessa, anziché servirsi di essa. «Ciò significa che i testi sacri nascono e maturano all’interno di una mentalità biblica, capace di rileggere in modo sapienziale gli avvenimenti di ogni epoca alla luce della Scrittura, allo scopo di cogliere come si stiano realizzando le promesse e i doni salvifici di Dio in essa annunciati – spiega Albertin –. Lasciarsi servire dalla Scrittura è riconoscere che essa si mette a nostra disposizione per darci la forma di Cristo, per accompagnarci a un “di più” che Dio opera attraverso Gesù Cristo non tanto ripetendo in fotocopia eventi passati e raccontati nei libri biblici, ma per educare il popolo di Dio a riconoscere lo stile con cui egli opera, è presente e agisce per fare alleanza con noi».

Sapienza, cambiamento e personalizzazione sono i tre criteri suggeriti dai biblisti per accostare le pagine bibliche e mediarle nella prassi pastorale con l’atteggiamento di chi si pone in ascolto, si lascia educare e servire da esse, sia nel cammino personale di fede sia nei percorsi di gruppo e comunitari. Il primo punto implica una lettura sapienziale dei testi, cioè di rivivere il patrimonio di fede e di salvezza annunciato nella Bibbia e renderlo attuale attraverso nuove domande, culture e sensibilità. Il secondo passo è l’entrare in un universo simbolico imparando a fare propria la mentalità della Bibbia, ossia a farsi ispirare e modellare dai suoi insegnamenti. Infine, il terzo criterio per lasciarsi servire dalla Scrittura riguarda il cammino di personalizzazione degli eventi biblici; occorre cioè imparare a rileggere la propria biografia, personale o comunitaria, alla luce della Scrittura. «Questo processo – conclude Albertin – favorisce una progressiva conformazione a Cristo, dapprima conosciuto lì dove si rivela, ossia nella Scrittura, e poi vissuto sulla propria storia personale e comunitaria».

Il libro si conclude con i profili di due biblisti padovani, Giovanni Leonardi e Giuseppe Segalla, che con la loro attività di ricerca, di insegnamento e di servizio pastorale hanno contribuito a formare un’intera generazione di presbiteri (fra i quali gli stessi autori dei saggi raccolti nel volume) e di laici corresponsabili nella missione evangelizzatrice della chiesa.

Indice del volume
Prefazione di mons. Claudio Cipolla – Introduzione di Andrea Albertin – Salmo 106. Una memoria orante per rispondere all’oggi (Marcello Milani) – Il “democratico” Salomone, servo di Dio e immagine dell’uomo (Maurizio Rigato) – Chi sei, Gesù di Nazaret? (Gastone Boscolo) – L’umiltà della Sacra Scrittura (Carlo Broccardo) – Lasciarsi formare dalla Parola: l’esempio di Nicodemo (Andrea Albertin) – Conclusione Sapienza, cambiamento, personalizzazione (Andrea Albertin) – Due ritratti di biblisti: monsignor Giuseppe Segalla e monsignor Giovanni Leonardi: Teologia biblica e memoria cristologica: due cospicue eredità di Giuseppe Segalla (Roberto Vignolo) – Giovanni Leonardi: biblista amante della Parola, promotore di cultura biblica, “presbitero” della chiesa di Dio che è in Padova (Marcello Milani).

Curatore. Andrea Albertin, presbitero della diocesi di Padova, ha conseguito il dottorato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma. È docente di Sacra Scrittura a Padova all’Istituto superiore di Scienze religiose, alla Facoltà teologica del Triveneto e all’Istituto di liturgia pastorale di S. Giustina. Ha pubblicato articoli e contributi, e le monografie: Il caso dei deboli e dei forti. Rm 14,1-15,13 come esemplificazione di vita etica alla luce della giustificazione per la fede (2015); Paolo di Tarso: le lettere. Chiavi di lettura (2016); A che ora è la fine del mondo? I testi apocalittici nella Bibbia (2017); Ricominciare a credere. Itinerario biblico-liturgico e fondamenti della vita spirituale (2023).
Contributi di: Andrea Albertin, Gastone Boscolo, Carlo Broccardo, Marcello Milani, Maurizio Rigato.

Dati bibliografici
ANDREA ALBERTIN (a cura), Leggere con sapienza la Bibbia. Un percorso di consapevolezza
Collana: Sophia. Praxis, 17
Editore: Edizioni Messaggero Padova-Facoltà Teologica del Triveneto
Pagine: 162
ISBN 978-88-250-5567-2
Prezzo: € 17,00

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(Facoltà Teologica del Triveneto)