Sale XXI-XXV Pittura secolo XVIII

Agli inizi del Settecento assistiamo alla trasformazione dello scenografico Barocco in Rcocò, con manifestazioni decorative caratterizzate da un’estrema grazia nell’ornamentazione e da un’estrosa interpretazione della realtà .
A Padova all’inizio del secolo la pittura, benchè di livello eccellente, perde la sua peculiarità  e si inserisce nel filone della pittura veneta.
Pittori non solo veneziani ma anche francesi creano in città  nei primi anni del XVIII secolo un clima artistico vario e singolare.
La committenza sia ecclesiastica che borghese richiede opere di rappresentanza.
Un esempio lo possiamo vedere nella pala San Patrizio vescovo d’Irlanda di Giambattista Tiepolo (1696-1770), databile al 1745-46, ultima in ordine di tempo fra quelle realizzate in città .
Nel secolo XVIII continua la fortuna della produzione ritrattistica, caratterizzata da differenti tipologie, quali il ritratto di rappresentanza, quello araldico-allegorico, quello realistico. Non mancano opere di carattere più psicologico, oppure dipinti di vita quotidiana, nei quali i personaggi raffigurati rappresentano la società  del tempo.

Alla fine del percorso troviamo una sezione di opere di piccole dimensioni, dedicate alla devozione privata. Sono presenti dipinti di Giambattista Tiepolo (1696-1770), del filgio Giandomenico (1727-1804), del discepolo Francesco Fontebasso (1707-1767), di Giambattista Pittoni (1687-1767) 

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)