BELLUCO (FIGISC ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “NOI NON ABBIAMO RESPONSABILITA’ MA EVIDENTEMENTE FA COMODO SCARICARCI ADDOSSO LA COLPA”
Non sparate sul gestore.
“Anche perché non ha nessuna colpa – dichiara un esacerbato Antonio Belluco, presidente dei gestori di impianti carburanti Figisc Ascom Confcommercio di Padova – e, soprattutto, non ha nessuna possibilità di “manovra” sui prezzi alla pompa”.
E perché il concetto sia chiaro, esplicita il contenuto commerciale che regola il rapporto tra le compagnie petrolifere e i gestori.
«A fronte del superamento del prezzo massimo, una volta espletata la procedura di contestazione e ferma la facoltà di risolvere i rapporti contrattuali in essere, la compagnia petrolifera fornitrice (e proprietaria dell’impianto e del marchio) avrà altresì la facoltà, in aggiunta a quella di risoluzione contrattuale, di addebitare al Gestore una penali pari all’importo derivante dal maggior prezzo praticato (cd “over price”) moltiplicato per i litri effettivamente venduti nel periodo oggetto delle lettere di contestazione inviate dalla compagnia petrolifera (e proprietaria dell’impianto e del marchio) al Gestore ai sensi della richiamata procedura.»
“In buona sostanza – continua Belluco – la compagnia vende a me gestore, con vincolo di acquistare esclusivamente da essa, ad un prezzo superiore a quello che vende agli impianti degli operatori indipendenti od alla grande distribuzione commerciale, e io gestore posso metterlo in vendita al consumatore finale ad un prezzo che è la somma tra il valore cui mi è stato venduto ed un margine fisso che mi spetta per la gestione (mediamente tra 3,5 e 3,7 centesimi/litro), e non di più (al massimo qualche millesimo, sì millesimo, oltre il cosiddetto “prezzo consigliato”. In sintesi, è la compagnia che fa e disfa: fa il prezzo di cessione a me gestore e fa anche il prezzo finale all’automobilista. Per cui mi chiedo: perché mai politici ed istituzioni fanno finta di non saperlo e accusano me gestore di speculare sui prezzi?”
A Belluco sembra che ai più sia sfuggito che, dal 1° gennaio, l’accisa è salita a 0,150 (0,183 con IVA) euro/litro e non poteva che verificarsi esattamente ciò che è avvenuto.
Un capitolo a parte meritano gli impianti autostradali.
“In autostrada – continua il presidente della Figisc Ascom Confcommercio di Padova – i prezzi sono maggiori perché i costi per assicurare un servizio h24 sono necessariamente più elevati che in rete stradale, soprattutto a partire da quelli del personale addetto, anche se le vendite sono diminuite in alcuni anni dell’80 %, e, infine, perché i concessionari lucrano royalties importanti su ogni litro di benzina venduto e su ogni panino consumato, circostanza non marginale che altera i prezzi dei servizi e deprime ogni competitività di questo comparto in cui chi ha avuto in concessione la rete di fatto esercita una sovranità economica extraterritoriale in quello che possiamo definire un “mercato protetto”.
PADOVA 10 GENNAIO 2023
I DATI DELL’OSSERVATORIO PREZZI DEL MINISTERO
Secondo i dati dell’Osservatorio Prezzi del Ministero i prezzi medi nazionali praticati due giorni fa erano i seguenti: benzina self 1,820, servito 1,960 euro/litro, gasolio self 1,878, servito 2,018 euro/litro; al 31.12.2022, sempre con dati della medesima fonte, i prezzi erano i seguenti: benzina self 1,626, servito 1,774 euro/litro, gasolio self 1,692, servito 1,839 euro/litro.
Le differenze tra “prima” e “dopo” l’aumento delle accise sono le seguenti: benzina self +0,194, servito +0,186 euro/litro, gasolio self +0,186, servito +0,179 euro/litro, ossia in media sui consumi dei due prodotti, +0,189 per il self e +0,181 per il servito.
Prendiamo l’autostrada: a domenica secondo i dati dell’Osservatorio Prezzi del Ministero i prezzi medi nazionali praticati sulla rete autostradale erano i seguenti: benzina self 1,912, servito 2,171 euro/litro, gasolio self 1,963, servito 2,223 euro/litro; al 31.12.2022, sempre con dati della medesima fonte, i prezzi erano i seguenti: benzina self 1,745, servito 2,010 euro/litro, gasolio self 1,803, servito 2,065 euro/litro.
Anche qui le differenze tra “prima” e “dopo” l’aumento delle accise sono le seguenti: benzina self +0,167, servito +0,161 euro/litro, gasolio self +0,160, servito +0,158 euro/litro, ossia in media sui consumi.