Nomadi digitali: chi sono e cosa fanno?

Una nuova generazione di giovani italiani sta abbandonando il classico lavoro da ufficio, preferendo una vita in continuo movimento. Cosa li spinge a lasciarsi tutto alle spalle e a viaggiare per il mondo? Cosa fanno per lavoro? E come influisce questo stile di vita a livello emotivo e mentale? In questo articolo, dunque, esploreremo il fenomeno del nomadismo digitale e il suo significato per i giovani italiani di oggi.

Cosa significa nomadismo digitale?

Negli ultimi anni è stato registrato un autentico boom di persone che lavorano da remoto, sfruttando dunque Internet e le cosiddette professioni 2.0. Si tratta di persone che viaggiano in giro per il mondo, lavorando prevalentemente con un computer. Questi giovani hanno ad esempio deciso di imparare una lingua online come lo spagnolo, seguendo corsi come quelli proposti da Italki, per poter essere indipendenti al 100%.

Ed essere indipendenti significa, essenzialmente, viaggiare in giro per il globo e risiedere in qualsiasi città del mondo. Tutto ciò viene reso possibile da un fatto: le professioni digitali danno la possibilità di lavorare al computer, senza la necessità di recarsi in ufficio, e senza dover presenziare alle riunioni. In quel caso, comunque, ci sono i software di videoconferenza che risolvono ogni eventuale problema.

Chi sono i nomadi digitali?

In breve, i nomadi digitali sono persone che utilizzano la tecnologia per lavorare da qualsiasi postazione possibile, indipendentemente dalla città di residenza. Ciò può includere il lavoro da casa, gli spazi di co-working e persino lo svolgimento della professione in spiaggia (capita anche questo, grazie ai laptop). Grazie ai progressi tecnologici, ora è possibile avere un lavoro da svolgere completamente in remoto, con l’unica necessità di avere a disposizione una connessione a Internet.

Cosa fanno i nomadi digitali?

I nomadi digitali provengono da tutti i tipi di background e settori. Ci sono scrittori freelance, sviluppatori web, grafici, social media specialist, SEO specialist, programmatori full-stack, app developer e molto altro ancora. Il nomadismo digitale ha cambiato anche alcune professioni “vecchie”, come quella del fotografo o del reporter. Fondamentalmente, come detto, bastano una connessione a Internet e la conoscenza di uno o più idiomi stranieri, acquisiti grazie ai corsi di Italki o di altri portali specializzati.

Vivere da nomadi digitali: pro e contro

Naturalmente, la vita da nomade digitale non è tutta rose e fiori. Questi giovani devono spesso affrontare alcune difficoltà concrete, quali la solitudine, soprattutto se si lavora in prevalenza da casa. Il senso di isolamento può essere amplificato quando si viaggia spesso, specialmente se non si ha il tempo di mettere radici o di fare nuove conoscenze.

Inoltre, si deve avere il tempo e lo spirito per adattarsi ad una vita in continuo movimento. Anche se da fuori può sembrare una sorta di “vacanza pagata”, in realtà non è così, o almeno non lo è nella maggioranza dei casi. Il nomade digitale, in sintesi, deve avere una forte personalità, autodisciplina e spirito di adattamento. Nonostante le difficoltà, il nomadismo digitale permette comunque di diventare padroni del proprio destino, godendosi uno stile di vita libero e indipendente.