Ampliamento della zona industriale: il progetto Alì va riscritto

Legambiente Padova chiede al Comune di respingere la proposta di Variante al Piano degli Interventi che, se approvata, consentirebbe l’ampliamento dei magazzini dei supermercati Alì su terreni agricoli confinanti con la Zona industriale.

 “Si fatica a comprendere come Alì possa definire “green” un’operazione che cementificherebbe 100.000 metri quadri di terreno agricolo per realizzare capannoni, strade e parcheggi” commenta Sandro Ginestri, presidente dell’associazione. “All’amministrazione comunale, che nel suo programma elettorale si impegna per “Una città che cresce e si rigenera senza consumare nuovo suolo” chiediamo di non approvare un piano che liquida senza alcun approfondimento la possibilità di realizzare i nuovi magazzini utilizzando aree industriali dismesse o di adottare altre soluzioni che consentano un minor consumo di suolo.”

Secondo Legambiente, anche nel caso in cui venisse valutata l’impossibilità di sviluppare progetti alternativi che permettano di salvaguardare i terreni agricoli e si volesse ugualmente dar seguito alla richiesta della società Alì’, il Comune non dovrebbe limitarsi ad accettare le previsioni di mitigazione ambientale con la piantumazione di nuovi alberi come previsto nel progetto attuale. Dovrebbe invece richiedere una vera compensazione ecologica dell’intervento, ossia la rinaturalizzazione di altri suoli cementificati di superficie uguale a quella consumata, per il potenziamento ad esempio di rete ecologiche esistenti o il contrasto dell’isola di calore in Zona Industriale.

L’esito della Variante per il nuovo polo logistico dei supermercati Alì è molto importante per la credibilità dell’Amministrazione Comunale sul fronte della lotta al consumo di suolo perché, se approvata, consentirebbe da sola un consumo di più di 10 ettari di terreni verdi, ossia quasi il doppio di quello concesso per tutte le aree di nuova urbanizzazione previste dal nuovo Piano degli Interventi adottato solo qualche mese fa dal Consiglio Comunale di Padova.

L’approvazione di questo progetto potrebbe rappresentare inoltre un pericoloso precedente, perché, come sottolineano Mario Squizzato del Comitato Cittadini Granze e Stefano Pagnin del Circolo Wigwam il Presidio “questa concessione ad ALI’ darà titolo anche ad altre ditte, situate a confine della zona industriale, a presentare richiesta di ampliamento sulle aree verdi limitrofe”. Un motivo in più secondo le Associazioni e i comitati, per cui il Comune di Padova farebbe bene a respingere questa proposta e a chiedere che il progetto di Alì venga riscritto su basi completamente nuove, coerenti con le linee di indirizzo del programma elettorale del Sindaco e del nuovo Piano degli interventi.

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(Legambiente Padova)