Comune di Padova: “Il fiore e l’ineffabilità del tempo”. A cura di Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion

L’Assessorato alla cultura del Comune di Padova promuove la mostra “Il fiore e l’ineffabilità del tempo”.
Il fiore, la fugacità della vita e il trascorre inesorabile del tempo sono raccontati da cinque artisti contemporanei, attraverso opere di pittura, fotografia e video arte: Daniele Bozzano, Marco Chiurato, Chiara Coltro, Ioan Pilat, Silvia Scuderi.
Il progetto espositivo è stato ideato da Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion, e realizzato insieme a Yourbanflat, Bottega Immobiliare e Blonde and Brains, grazie anche al supporto di Aspiag Service – Despar, Montelvini e Caddy’s.

Il fiore ricorda la bellezza che appassisce; nella sua breve vita ben rappresenta il tempo che fugge via veloce, e sembra invitarci a cogliere, attimo dopo attimo, il fragile fluire della vita stessa.
In ambito artistico il fiore è sempre stato indagato, non solo in ragione della sua funzione decorativa, ma come metafora dalle ricchissime sfumature, che mantiene il suo fascino anche nell’arte contemporanea, come chiaramente appare dalle opere degli artisti qui raccolti, che attraverso diversi media e linguaggi – la pittura, la fotografia, la video arte – sfidano la convenzionalità del soggetto, offrendoci un’inedita visione del fiore, quasi a volerci ricordare che – etimologicamente – esso significa anche la “parte più bella e appariscente”.

Chiara Coltro e Silvia Scuderi affrontano tale soggetto evitando con cura ogni convenzionale descrittivismo. Sebbene per entrambe le pittrici padovane la natura rappresenti un ineliminabile punto di partenza, nelle opere di Chiara Coltro la forza del colore, di un fiore, si assolutizza, si espande a Universo, rincorrendo emozioni. Di contro le opere di Silvia Scuderi, che sapientemente coniuga una spontaneità piena di grazia a un minuzioso studio delle forme e tecniche, sembrano emanare il calore del tutto singolare di rappresentazioni fervide di movimento e libertà.
Daniele Bozzano e Ioan Pilat sono due giovani fotografi, già con importanti collaborazioni alle spalle. Il fascino dei fiori recisi, dalle forme e dai colori più variegati, è il fulcro delle fotografie e della ricerca di Daniele Bozzano, raccolte nella serie Crioflowers che sembra voler enfatizzare la bellezza a partire dal gesto crudele del taglio, del distacco, della condanna.
Il comune denominatore delle opere di Ioan Pilat è invece l’identità, che anche nella rappresentazione del fiore lo ispira ad affrontare, con limpido intimismo e potenza introspettiva, ma alieno da ogni decadentismo, “l’esistenza” del fiore.
L’arte di Marco Chiurato trascina il visitatore all’interno di una poetica sempre attenta alla contemporaneità e al sociale. Non scevro da pungenti provocazioni, Chiurato affronta con grande incisività e sensibilità artistica un tema doloroso e ahimè attuale: quello delle mutilazioni genitali attraverso la metafora della vaniglia, frutto di un’orchidea originaria del Messico.

Informazioni
Ingresso libero
Orario: 09:30-12:30 / 16:00-19:00, dal martedì alla domenica, chiuso il lunedì
Approfondimento

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)