IL MERCATO DEL FALSO IN ITALIA VALE 7,208 MILIARDI DI EURO.
CAPITANIO (FEDERMODA ASCOM PADOVA): “IL NOSTRO SETTORE IL PIU’ PENALIZZATO”
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “LA TECNOLOGIA, PURTROPPO, ALIMENTA ANCHE IL TRAFFICO ILLEGALE DI MERCE CONTRAFFATTA”
Vendevano online le scarpe sneakers di un noto marchio italiano (in voga soprattutto tra i giovani) che avevano però un difettuccio, erano contraffatte e per questo motivo due trevigiani sono stati denunciati per ricettazione e contraffazione dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Treviso.
Fin qui la notizia, non proprio eclatante, che però aiuta a comprendere come il fenomeno non sia affatto trascurabile.
“Acquistando in canali non ufficiali e soprattutto a prezzi fuori mercato – spiega Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova – si ha il 90% di probabilità d acquistare merce falsa. Però acquistare merce falsa non è solo un reato penale. Con l’acquisto di un falso, si alimenta il mercato nero, un mercato dove le regole non esistono, dove i lavoratori vengono sfruttati e sottopagati, se non, addirittura, schiavizzati”.
E allora vediamo cosa succede quando si acquista un prodotto falso. Acquistando un capo falso si indossa o si calza un prodotto non certificato, dannoso in primis per il nostro corpo (perchè non controllato) e, in seconda battuta, per l’ambiente in quanto gli scarti del lavaggio e delle lavorazioni vengono rilasciate nell’ambiente senza controllo.
“Sono anni – continua Capitanio – che Federmoda Confcommercio non è solamente attenta al fenomeno ma è stakeholder per progetti che coinvolgono scuole e cittadini”.
Va infatti comunicato (e comunicato bene) che chi acquista un prodotto contraffatto è complice di un reato, mette a rischio la propria salute, quella dei suoi figli ed alimenta il mercato della criminalità organizzata.
“Non vi è dubbio – sottolinea il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – che il mercato del falso sia destinato ad aumentare nonostante la lodevole azione di contrasto delle Fiamme Gialle. Purtroppo la tecnologia non va in aiuto solo delle cose buone, ma alimenta anche il traffico illegale di merce contraffatta”.
Una recente indagine dell’ufficio studi di Confcommercio ha evidenziato che quasi un consumatore su tre ha acquistato un prodotto falso o usufruito di un servizio illegale. E, quasi sempre, lo fa per questioni economiche.
Le stime della banca mondiale ritengono che il volume d’affari della contraffazione nel mondo si aggiri intorno al 350 miliardi di euro. In un rapporto del MISE la contraffazione ha un valore di mercato di 7 miliardi e 208 milioni di euro. I prodotti di abbigliamento, gli accessori moda e le scarpe sono quelli più contraffatti. Altrettanto importante, sempre secondo il MISE, la ricaduta negativa sull’occupazione che fa registrare, complessivamente, 104.000 posti di lavoro di cui 38.000 nel solo settore moda. Il mancato gettito complessivo, inoltre, raggiunge quasi i 6 miliardi di euro.
“Va opportunamente ricordato che acquistare prodotti falsi – conclude Capitanio – comporta una sanzione per l’acquirente che va da 100 a 7.000 euro, la contraffazione contribuisce allo sfruttamento della manodopera clandestina e del lavoro minorile, vengono danneggiati gli imprenditori corretti e, soprattutto, viene alimentata la filiera della criminalità organizzata”.
Chiosa finale, non proprio entusiasmante: il nostro paese ha il triste primato europeo di acquisto del falso.
PADOVA 1° GIUGNO 2022