BERTIN (ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “UNA FALSA LOTTA ALL’EVASIONE. ANZI, VIENE SCIENTEMENTE OCCULTATO CHE IL POS NON E’ GRATIS E PIÙ SI É PICCOLI E PIÙ, IN PROPORZIONE, COSTA”
Il governo sembra ormai intenzionato: sanzioni sui Pos al negoziante o al professionista che nega il pagamento elettronico.
Dal 30 giugno 2022 verrebbe prevista una multa a chi nega l’utilizzo del Pos al cliente rifiutando il pagamento della transazione con carte di debito o di credito. Con relativa multa, alquanto salata: la sanzione amministrativa sarà di 30 euro e sarà maggiorata del 4% del valore della vendita o della prestazione di servizi per cui non è stato accettato il pagamento digitale.
“E’ un film già visto – commenta il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – nel senso che si ammanta il provvedimento di quell’aura di “lotta all’evasione” che invece lotta all’evasione non è o, comunque, non è più. Nel senso che sono ormai pochissimi gli esercizi che non dispongono del Pos (in Italia sono ben 3,4 milioni quelli adeguatamente attrezzati) anche perché, in seguito alla pandemia, i consumatori hanno scelto di privilegiare i pagamenti elettronici”.
Il problema, però, è decisamente un altro e Bertin intende rimarcarlo.
“Quello che viene, scientemente, occultato – sottolinea il presidente dell’Ascom – è che il Pos, nonostante Confcommercio abbia in essere più convenzioni col sistema bancario, al commerciante costa e, per assurdo, più l’azienda è piccola e più l’acquisto è di pochi euro e più il Pos, proporzionalmente, costa. E questa, decisamente più dell’ipotetica evasione, è la motivazione per cui qualcuno ancora non dispone del Pos. Per questo, da tempo, abbiamo proposto il “costo zero” che però non sembra sia argomento “digeribile” né dallo Stato e tantomeno dalle banche”.
PADOVA 13 APRILE 2022