CON L’INTERVENTO DI ANTONIO SANTOCONO, PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO, SI CHIUDE DOMANI, GIOVEDI’ 31 MARZO, ALLE 11.30, IL “PADOVA TUTTI CONVOCATI” DELL’ASCOM CONFCOMMERCIO
Ultimo appuntamento del “Padova tutti convocati”, ovvero l’iniziativa dell’Ascom Confcommercio volta a conoscere come gli stakeholder padovani prefigurano lo sviluppo del territorio forti dei fondi del PNRR in funzione post-pandemica ma obbligatoriamente in fase di rivisitazione alla luce degli eventi bellici in Ucraina.
Dopo le “audizioni” del senatore Antonio De Poli; del presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro; dell’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia, Roberto Marcato; del presidente della Provincia, Fabio Bui; del sindaco, Sergio Giordani, del presidente dell’Interporto, Franco Pasqualetti e della rettrice dell’Università, Daniela Mapelli, è infine il turno di Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova, atteso domani, giovedì 31 marzo, nella sede dell’Ascom in piazza Bardella alla Stanga alle 11.30.
“Tutti gli incontri – ha detto il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – hanno evidenziato come fossero veramente tanti i campi di intervento del PNRR che ora però devono essere per forza di cose ricalibrati in conseguenza del conflitto. La Camera di Commercio, già nelle passate edizioni del “Padova tutti convocati” aveva evidenziato il proprio ruolo propulsivo in termini infrastrutturali con l’obiettivo di garantire lo sviluppo dell’intera economia padovana”.
Ai rappresentanti dell’Ascom Confcommercio, Santocono illustrerà i progetti della Camera impegnata, come noto, su più fronti sia in città che in provincia.
“Nelle scorse edizioni – ha concluso il presidente Bertin – la serie di consultazioni ci ha permesso di raccogliere e mettere in fila le progettualità che le singole istituzioni avevano in animo di realizzare. Adesso, grazie ai fondi del PNRR, c’è la possibilità di vedere realizzati anche progetti che, magari, restavano confinati nel libro dei sogni. Purtroppo la situazione generale non induce all’ottimismo ma è soprattutto nei momenti di difficoltà che pensare in grande significa anche garantirsi anni di sviluppo”.
PADOVA 30 MARZO 2022