Teatro Forum – per un teatro d’arte

Sin dalla sua prima edizione, ormai nove anni fa, Teatro Forum presenta spettacolti teatrali in modo originale e coinvolgente: attraverso la forma del forum. Quest’anno la rassegna si avvale di cinque spettacoli che possiedono un denominatore comune: la saldatura tra teatro e vita, il momento teatrale come pugno sullo stomaco dell’indifferente e del distratto. Tutto questo avviene ad opera di artisti che alla giovane età  uniscono genialità  creativa e forza espressiva.

Dal 24 febbraio al 29 aprile 2005
Teatrino delle Maddalene
Via S. G. da Verdara, Padova
Teatro Comunale Polivalente di Abano Terme
Via Donati (vicino alla Piazza del Mercato), Abano Terme (PD)

Come si svolge una serata di Teatro Forum:
Ogni serata è articolata per fasi successive. Si inizia con una breve introduzione dello spettacolo. Si assiste quindi alla rappresentazione e a questa fa seguito il dibattito. Chi conduce la discussione potrà  chiamare in causa anche il regista e gli attori. Questa fase non potrà  superare la durata di venti minuti, prolungabili, ove se ne rilevasse l’opportunità , di altri dieci minuti. In conclusione saranno sorteggiate le matrici di alcuni biglietti d’ingresso e ai possessori (da tre a cinque per serata) di ognuna di queste verrà  regalato un libro.
Le serate saranno condotte da Alessandra Mercanzin, Antonia Murgo, Giovanni Ponchio e Renata Rebeschini.

Programma
Biglietti
Presentazione degli spettacoli
Informazioni

Programma:

Giovedì 24 febbraio 2005, ore 21.00
Teatrino delle Maddalene, Padova
Venerdì 25 febbraio 2005, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente, Abano Terme
Compagnia “I Guardiani dell’Oca” di Sant’Eusanio del Sangro (CH)
Aligi Game Over
di Stefano Angelucci Marino (Liberamente ispirato a “La Figlia di Iorio” di Gabriele d’Annunzio)

Venerdì 11 marzo 2005, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente, Abano Terme
Compagnia “Il Cerchio di Gesso” di Foggia
Tuani – I re della strada
dall’omonimo libro di G.Gherzi e G. Giacopuzzi – Patrocinio di Amnesty International e UNICEF

Venerdì 8 aprile 2005, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente, Abano Terme
Compagnia “Teatro del Paravento” di Locarno
Juan Darién, il ragazzo tigre
di Horacio Quiroga

Giovedì 21 aprile 2005, ore 21.00
Teatrino delle Maddalene, Padova
Sabato 23 aprile 2005, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente, Abano Terme
Compagnia “Mutamenti” di Caserta
Il macero
di Roberto Solofria (ispirato al romanzo “Sandokan-storia di camorra” di Nanni Balestrini)

Giovedì 28 aprile 2005, ore 21.00
Teatrino delle Maddalene, Padova
Venerdì 29 aprile 2005, ore 21.00
Teatro Comunale Polivalente, Abano Terme
Compagnia LAURA KIBEL di Roma
Sonata a quattro piedi
di e con Laura Kibel e Veronica Gonzalez

Biglietti:
La vendita dei biglietti ha inizio alle ore 20.00 del giorno dello spettacolo.
Si possono effettuare prenotazioni per gli spettacoli inviando all’indirizzo
[email protected] una e-mail con indicato nome, cognome, serata scelta e numero di posti desiderati.

Prezzi:
Posto unico non numerato: Euro 8,00
Carta Giovani, Studenti, ed Over 65: Euro 5,00
Sconto comitive studenti: Euro 3,00

Presentazione degli spettacoli:

Aligi Game Over

con Stefano Angelucci Marino e Marco di Campli San Vito
collaborazione drammaturgica e registica: Emilia Paolini
scene ecostumi: Massimiliano Serrapica
composizioni musicali: Domenico Pulsinelli
tecnico luci e suono: Seby Marcianò

Da non perdere questo lavoro sulla rivisitazione de “La figlia di Iorio”, di D’Annunzio, proposta dal suo corregionale Stefano Angelucci.
Dentro una stanzetta d’ospedale, un giovane Aligi vive ormai da mesi in uno stadio di dormiveglia, tra brevi slanci e ricadute nel torpore, sottoposto a strane terapie intensive che provano a frenare la “malattia cerebrale” che lo sta divorando. E lì, attraverso racconti ossessivi e frammenti di narrazione, assistiamo a sogni, suoni, immagini che rimandano al vissuto dell’immaginazione di Aligi.
In una confessione per certi versi allucinante e fatalmente grottesca, seguiamo il racconto di questo giovane parricida abruzzese, dei legami familiari malati e ossessivi, della difficoltà  di emancipazione, di una “sposa” imposta e non amata, della sua folle storia d’amore con Mila, qui giovanissima prostituta albanese, lo scandalo in famiglia, la fuga in Albania e l’uccisione del padre. Il racconto di Aligi al suo infermiere si intreccia con la visione e l’ascolto dei media che commentano l’ormai prossimo processo penale che vede Aligi imputato per parricidio.
E la tragedia si compie. Game over.

Tuani – I re della strada

con Mario Pierotti, Mariantonietta Mennuni, Carlo Loiudice
regia: Gianluigi Gherzi

Tuani, nel gergo dei bambini di strada del Nicaragua, è ciò che è bello, che fa star bene, che stupisce e che incanta.
Uno spettacolo su vita e prodigi dei bambini di strada nicaraguesi, con i Quinchos che raccontano le loro storie. Storie di vita di questi incredibili, intelligenti, forti, bellissimi e tremendi ragazzi, così lontani, così diversi, così implacabili: un dito puntato contro le nostre coscienze.
Ma chi sono? Quanti sono? Il Nicaragua è oggi il secondo paese più povero dell’America Latina, i ragazzi di strada sono diventati migliaia e migliaia. Il Nicaragua è un paese di ragazzi: il 60% della popolazione ha meno di 18 anni. La maggioranza di loro è analfabeta, vive in ambienti inimmaginabili, tra sevizie e violenze incredibili (perpetrate anche dagli stessi genitori, spesso ubriachi)…
Finchè scappano. Scappano per vedere se da qualche parte c’è un’altra vita possibile. Ma l’unica vita possibile che può offrire il Nicaragua, dove la disoccupazione arriva al 70%, è la strada. La strada degli amici, della pega (la colla che intontisce), del crack, della violenza e della morte. Anche della libertà . Quella di scegliere la propria vita. Che porti alla morte o che porti al riscatto.
E quelli che ce la fanno saranno le nuove leve migliori del paese. Perchè come ha detto un giorno uno dei Quinchos, “noi che abbiamo vissuto la strada e siamo sopravvissuti impariamo molto in fretta”.

Juan Darién, il ragazzo tigre

con Clotilde Pichonnaz, Luisa Ferroni, Miguel Angel Cienfuegos e Dominik Huber.
scenografia e costumi: Fleur Marie Fuentes Valdebenito
musiche originali: Mauro Garbani
regia: Miguel Angel Cienfuegos

La Compagnia, che viene dalla Svizzera, arriva per la prima volta a Padova per portarci questa favola grottesca, tragica ma anche divertente che parla di intolleranza, di rifiuto del diverso, di rispetto per la natura, tutti fenomeni apparsi negli ultimi tempi nella nostra società , ma che l’autore, Horacio Quiroga, con un intuito quasi visionario, aveva previsto cent’anni fa!
Juan Darién è la storia di una tigre allevata ed educata tra gli uomini, una specie di “libro della giungla” al rovescio, nel quale Quiroga ci mostra l’altra faccia della medaglia: la crudeltà , l’annullamento di cui è vittima l’esser naturale quando cade nelle mani della civilizzazione. Se la selva si erige a legge, gli uomini non si differenziano dalle tigri, perchè, come dice la tigre “la selva sono gli uomini. Cacciano, uccidono, sgozzano.”
I quattro bravi attori, che recitano, cantano e suonano dal vivo, hanno ricavato, dal racconto, uno spettacolo esuberante e misterioso, ricco di colori e colmo di spunti di ogni genere.
La Compagnia è composta da attori di varie nazionalità , è vero, ma niente paura: parlano tutti benissimo l’italiano! E se poi qualche parola o qualche canto ci portano ad altre culture lo spettacolo ne può solo guadagnare.

Il macero

“€œ…nei paesi come il mio il cartello con la classica scritta «Benvenuti» è sempre pieno di buchi di pistole e fucili perché indica che si tratta di un territorio sotto controllo, insomma chi ci entra deve sapere a quali rischi va incontro…”€
In un degradato paese del casertano, in cui è “quasi” legale truffare le assicurazioni, esercitarsi al tiro contro il portone di una persona che ti è antipatica, un paese in cui la modernità  è giunta sotto forma di armi avanzate o di auto di lusso (che l’uso di quelle armi permette di avere), un gruppo di giovani sceglie la “€œscorciatoia”€ della delinquenza e in breve tempo, senza arrestarsi di fronte a niente, arriva, facendo stragi o sottomettendo tutti i clan della zona, ad impadronirsi di ogni traffico illecito fino a creare un impero economico più potente e ricco della stessa mafia siciliana. La parabola si conclude, dopo una sanguinosa guerra interna, con l’eliminazione reciproca dei protagonisti e con la cattura finale del feroce boss soprannominato “€œLa Tigre di Mopracen”€. Un paese in cui o diventi muschillo (la sentinella del boss) o frutta da
mandare al Macero, appunto. Il racconto ci viene da un ragazzo che cerca per se stesso una strada diversa, che si ribella prima parlando, poi abbandonando la terra in cui è nato. Un’emigrazione che nasce dal rifiuto di accettare l’abitudine all’ingiustizia, ai soprusi, ai delitti, alla morte. Dopo aver accompagnato il cognato all’obitorio per riconoscere una salma “€œ…ho buttato via i vestiti che ancora puzzavano di quella puzza orribile di sangue congelato, mi sono fatto portare alla stazione e mi sono detto, con rabbia, che non tornerò più al mio paese”€. Una storia coraggiosa, Roberto, e drammaticamente terribile: tutto ciò che racconti è successo veramente e forse…

Sonata a quattro piedi

Torna, a grande richiesta, il teatro di Laura Kibel. Questa volta, però, raddoppiato! Dalle valige colorate che riempiono la scena spuntano via via le sorprese di questo fantasioso cabaret di figura in cui, si sa, quattro piedi
sono meglio di due! Uno spettacolo di varietà  che ha come protagonisti i piedi di due artiste: Laura Kibel, appunto, e Veronica Gonzalez.
Di Laura sappiamo molto. Sappiamo che continua a portare i suoi spettacoli in tutto il mondo, dall’Inghilterra alla Turchia, dalla Germania all’Egitto, dalla Svezia all’Argentina, dall’Olanda al Giappone, dal Belgio alla Corea e in tanti altri Paesi che possono godere della sua arte, Italia compresa! Sappiamo che riceve premi e riconoscimenti, sappiamo che fa dei suoi piedi, delle sue gambe, delle sue mani, delle sue ginocchia un’infinità  di personaggi comici, romantici,
grotteschi.
E Veronica? Sarà  una bella scoperta. Lei, argentina ma ormai quasi italiana,
è la sua unica allieva ufficiale ed ha saputo assorbire tutti gli insegnamenti della sua straordinaria maestra. L’incontro tra queste due artiste, una “veterana” di questa disciplina e l’altra, pur se di più recente formazione, ormai già  autonoma, mette in risalto anche due differenti mondi culturali. In questa esplosione di fresca sinergia creativa le possibilità  coreografiche e drammaturgiche si moltiplicano in un susseguirsi di sketches, storie e balletti dal ritmo incalzante. Sempre sotto il segno dell’ironia e con l’aiuto della musica, anche dal vivo, prendono forma personaggi buffi, duetti demenziali, numeri da
circo, senza rinunciare a momenti di poesia.

Informazioni:

Centro Studi Giovanili Calendoli
Via Metastsio 20, Padova
Tel: ++39 49 8808792
Fax: ++39 8800042
Sito internet:
www.teatroragazzi.com
E-mail: [email protected]

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Teatrino delle Maddalene
Via S.G. da Verdara, Padova
Tel. e fax.: ++39 049 692110
Cell.: ++39 347 9452435

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Teatro Comunale Polivalente di Abano Terme
Via Donati (vicino alla Piazza del Mercato), Abano Terme (PD)
Tel: ++39 49 8669055

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(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)