Le sopracciglia perfette: il trend del nuovo anno

A causa del Covid-19 e del prolungato uso delle mascherine chirurgiche, gli occhi e le sopracciglia sono sempre più importanti come biglietto da visita. Per il 2022 si attende un aumento esponenziale delle richieste di microblading.

La pandemia ha cambiato radicalmente il modo di vivere e le abitudini delle persone. L’uso della mascherina, poi, limita l’esposizione del viso e l’attenzione è catalizzata, interamente, da occhi e sopracciglia. Si sono persi i tradizionali punti di riferimento del viso e lo sguardo si è trasformato, più che mai, in uno strumento che deve esprimere e comunicare, senza la mediazione delle altre aree del viso. Gli elementi per tracciare un quadro dell’interlocutore si limitano, spingendo per una maggiore caratterizzazione della zona degli occhi e delle sopracciglia.

Curare il proprio viso attraverso l’utilizzo di prodotti e trattamenti è un primo importante passo per mantenere il proprio benessere. In questa ottica, vanno tenute in considerazione  il gran numero di richieste di trattamenti di medicina estetica per il viso e l’impennata delle richieste di microblading sopracciglia. Sono sempre meno le persone che si affidano ai metodi tradizionali preferendovi un trucco semipermanente, dai risultati estetici consistenti e dal costo accessibile ai più.

Per chi è a digiuno sul vocabolario contemporaneo, il microblading è una tecnica finalizzata al rimodellamento delle sopracciglia mediante l’utilizzo di pigmenti inseriti nell’area più superficiale della cute. Il meccanismo è supportato da un microbisturi utilizzato per incidere la pelle e depositare l’inchiostro. Il trattamento non è esclusivo delle ragioni estetiche ma può essere adoperato per la correzione di esiti cicatriziali, la mancanza di sopracciglia e il diradamento delle sopracciglia.

Un tatuaggio semipermanente per le sopracciglia

I primi esperimenti su questo procedimento risalgono alla fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, tuttavia i risultati estetici erano alquanto discutibili, soprattutto nel lungo periodo. I pigmenti utilizzati nei tatuaggi avevano una durata accettabile ma tendevano a cambiare colore diventando verdi per cui la pratica non trovò largo consenso. Negli anni 2000, con l’evoluzione della tecnica e l’introduzione di pigmenti minerali, il trattamento ritornò d’attualità entrando a pieno titolo tra i trattamenti più richiesti.

Non solo sopracciglia: le diverse applicazioni del microblading

Il microblading è conosciuto principalmente per le sopracciglia tuttavia è impiegato anche in altre aree del viso e del corpo. Gli uomini, ad esempio, richiedono il microblading barba, un procedimento molto diffuso per “riempire” i buchi lasciati da cicatrici da acne o altri disturbi della pelle che limitano la crescita del pelo.

Il microblading labbra, invece, è ancora alquanto sconosciuto e di certo non punta alla costruzione di un fitto cespo di peli alla base del naso. La tecnica è piuttosto indirizzata al contorno delle labbra con il fine di migliorarne la forma, la dimensione e l’aspetto.

Microblading e dermopigmentazione

Il microblading è una tecnica che si è diffusa negli ultimi anni, affiancando, ed in parte sostituendo, la dermopigmentazione. Quest’ultima tecnica condivide con il microblading parte del principio d’azione ovvero la “colorazione” della pelle mediante l’ausilio di specifici pigmenti. La principale differenza è nell’esecuzione: il microblading è manuale mentre la dermopigmentazione è una tecnica meccanica. I dispositivi utilizzati per l’esecuzione sono differenti, così come la profondità d’azione, la durata e i pigmenti utilizzati.

Se la dermopigmentazione offre una durata maggiore nel tempo, il microblading può fornire un risultato estetico più dettagliato con la riproduzione dei singoli peli delle sopracciglia. La dermopigmentazione è decisamente più grossolana ma permette di ottenere effetti e giochi di ombre non possibili con il microblading. Infine, il pigmento utilizzato dalla dermopigmentazione è di tipo metallico e come quello utilizzato nei tatuaggi tradizionali. Nel microblading, il pigmento, è di origine minerale, anallergico e facilmente riassorbibile dai tessuti, mediamente, in un anno.

Una tecnica sicura e priva di rischi

Il microblading è una tecnica consolidata e sicura, priva di rischi importanti ed effetti collaterali. L’utilizzo di pigmenti di origine minerale riduce al minimo i rischi di reazioni allergiche e permette alle cellule dei tessuti di “digerire” la sostanza in tempi relativamente brevi. L’uso di inchiostri metallici, non contemplati nel microblading, può provocare reazioni avverse, compresa la diffusione nell’organismo di sostanze cancerogene. Sul piano della biocompatibilità il microblading è, dunque, una tecnica migliore, più sicura ed economicamente accessibile.

È chiaro che la sicurezza di un trattamento è assolutamente relativa e si riferisce all’esecuzione della tecnica da parte di professionisti qualificati. Non è inusuale, difatti, trovare offerte a prezzi stracciati di questo e di altri trattamenti eseguiti da persone senza alcun titolo e in totale mancanza delle norme igieniche di base.

 

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