Spesso si creano dei falsi miti per quanto riguarda la sfera sessuale, questi sono dettati dalla società patriarcale nella quale ci troviamo. Molte donne a riguardo, si sentono escluse in termini di inserimento nella società da diversi punti di vista e rischiano di essere tutti i giorni nel lavoro e nella vita oggettivate.
La sessualità però non ha a che fare con un genere e non possiamo quindi sottovalutare l’ingerenza e quanto possa essa stessa incidere nella vita di una donna.
Perché si parla di disfunzioni sessuali?
Parlando di disfunzioni sessuali ci si riferisce a difficoltà che si possono verificare durante i rapporti sessuali con il partner, come ad esempio il calo del desiderio sessuale. La figura dell’altro da noi, non è semplicemente un oggetto ma è un’altra persona con la quale entrare in relazione. La sessualità è immersa nell’ambito relazionale e in quello simbolico, per una comprensione delle disfunzioni sessuali bisogna ricordare che la risposta sessuale per entrambi i sessi è composta da 4 fasi:
- Desiderio: fase principalmente caratterizzata da un bisogno fisico e mentale da soddisfare. Generalmente questa fase è accompagnata da fantasie di tipo erotico, con un’attivazione del sistema limbico a livello fisiologico, ovvero l’area del cervello che regola le nostre emozioni. La fase del desiderio permette alle cellule nervose di comunicare con la concentrazione di neurotrasmettitori e con l’aumento di dopamina e riduzione di serotonina che invece inibisce il desiderio.
- Fase dell’eccitazione: è attraversata da cambiamento fisiologico e nel caso della donna la zona genitale è lubrificata. Cambiamenti originati da un meccanismo di tipo neurovascolare che fa confluire il sangue ai genitali. Durante questa fase il rapporto porta a un’evoluzione per entrambi i partner e la fase di per sé non ha una durata specifica.
- Fase di orgasmo: consiste in un raggiungimento del piacere che per le donne si avverte a livello vaginale, clitorideo e uterino. Questa fase per ogni donna ha un’importanza differente e dipende soprattutto dalla sfera psicologica.
- Fase di risoluzione: fase successiva alla fase di orgasmo, è caratterizzata dal rilassamento muscolare e mentre l’eccitazione svanisce lentamente, ci si trova in una condizione generale di benessere. Le donne a differenza dell’uomo in questa fase possono rispondere nuovamente a stimoli di tipo sessuali.
Per quanto riguarda le disfunzioni sessuali, sia per l’uomo che per la donna possono avere a che fare con una di queste fasi. Inoltre dobbiamo dire che possono essere ricollegabili a una persona in particolare o a una situazione in particolare. Le disfunzioni possono essere definite: primarie se presenti fin dal primo rapporto e secondarie se successive e appartenenti a un periodo particolare della vita di una persona.
Quali sono le più comuni disfunzioni e disturbi sessuali per la donna?
Ebbene, non bisogna mai generalizzare ed è necessario precisare che ogni caso e ogni donna ha una sua storia personale, però si può parlare a livello statistico di quanto siano incidenti i disturbi sessuali e quali siano i più comuni per le donne.
Il disturbo più comune della sfera sessuale per le donne è:
- Disturbo del desiderio ipoattivo definito anche anoressia sessuale: è un disturbo piuttosto comune tra le donne per il 30% dei casi e consiste nell’assenza di fantasie erotiche e di pensieri di tipo erotico e sessuale. Ha a che fare, come facilmente intuibile, con la fase del desiderio sessuale.
È molto importante rivolgersi a un’esperta in modo da riuscire a fare delle proprie valutazioni e scegliere se iniziare o meno un percorso da una psicologa a Padova, come la dott.ssa Anna Buzzaccarini, consulente sessuale e Psicologia clinica.
Ognuno di noi prima di rivolgersi a una psicologa o a una psicoterapeuta deve riflettere sulle proprie priorità. In questo caso dei disturbi della sfera sessuale, essendo molto incidenti nella propria vita giornaliera e nelle proprie relazioni, è molto importante rivolgersi a una professionista.
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