Pesce sostenibile: perché preferirlo e quale scegliere

Al giorno d’oggi si sente spesso parlare di sostenibilità e di attenzione nei confronti dell’ambiente: molte persone prestano maggiore attenzione a questi aspetti, fondamentali per garantire un futuro alle nuove generazioni e lasciare loro un Pianeta ancora sano. Nonostante ciò, quando arriva il momento di acquistare il pesce ci si dimentica di tutto e si trascurano quelli che dovrebbero essere principi fondamentali. Eppure, è ormai diffusa la consapevolezza di quanto gli oceani siano inquinati e le specie ittiche sempre più minacciate: tantissimi pesci potrebbero estinguersi nel prossimo futuro e non possiamo più permetterci un consumo poco attento alla loro tutela.

Per tutte queste ragioni, scegliere prodotti che siano realmente sostenibili è fondamentale. Come distinguerli però? Quali pesci acquistare per essere sicuri di non danneggiare l’ambiente? Ve lo spieghiamo oggi con quattro consigli.

1) Acquistare pesce surgelato per ridurre gli sprechi

Innanzitutto, dovremmo prestare attenzione e cercare di ridurre al minimo gli sprechi alimentari e questo è ormai risaputo. Ciò vale per qualsiasi alimento e in modo particolare per i prodotti ittici, visto che le riserve non sono infinite e che sono numerose le specie a rischio. Acquistare pesce surgelato è un ottimo modo per evitare gli sprechi ed è arrivato il momento di fare chiarezza su questo aspetto. In molti pensano che i prodotti ittici freschi siano qualitativamente migliori, ma non è assolutamente vero. Al contrario, il pesce surgelato è molto più sicuro se si sceglie un marchio d’eccellenza. Un brand che in tal senso si distingue per la qualità e l’attenzione alla sostenibilità è FRoSTA: sul sito ufficiale www.frosta.it si possono trovare tutte le informazioni, le certificazioni e la provenienza dei prodotti surgelati.

2) Certificazione MSC e pesca sostenibile

Se vogliamo rispettare l’ambiente e preservare le specie ittiche dobbiamo acquistare solo pesce certificato MSC ossia proveniente da pesca sostenibile. Questo standard, infatti, definisce le migliori pratiche di gestione per evitare di creare un impatto nocivo e quindi danneggiare la biodiversità di mari ed oceani. La certificazione impone dei limiti alla pesca, che hanno l’obiettivo di tutelare le specie ittiche ed evitare che ne vengano prelevate quantità eccessive, il che avrebbe delle conseguenze disastrose sull’intero ecosistema.

3) Evitare il pesce d’allevamento

Un altro consiglio per chi intende sposare una filosofia sostenibile anche a tavola è quello di acquistare solo pesce che non provenga da allevamenti. Questi, infatti, non sono sempre rispettosi delle varie specie ittiche, che in molti casi vengono ammassate in vasconi decisamente differenti dal mare o dall’oceano. Non solo: spesso i pesci d’allevamento vengono nutriti con mangimi che hanno l’obiettivo di farli ingrassare velocemente e che non sono di certo il massimo per la salute di chi poi li consuma.

4) Un occhio attento anche al packaging

Infine, quando si acquista pesce così come qualsiasi altro alimento confezionato, è importante prestare attenzione anche al packaging. I marchi che ancora utilizzano la plastica vanno evitati, perché di certo non si preoccupano dell’inquinamento e dell’ambiente.

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