Padova calcio, quali sono le prospettive per il girone di ritorno

Un quinto posto che mette il Padova in una posizione comunque discreta in vista di una seconda parte di stagione ancora molto lunga da affrontare. Se le prime 24 giornate sono andate, infatti, adesso ce ne sono ancora 14 da affrontare e, virtualmente, altri 52 punti sono in palio: sufficienti per poter cambiare la stagione.

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7 punti e 8 gol segnati nelle ultime tre gare: l’inversione di tendenza

I sette punti che sono stati raccolti nelle ultime tre gare non possono che far bene sperare per il proseguo della stagione. L’importante è che la produzione offensiva si sia sbloccata, anche per la difesa non è mai stata un problema a Padova. Infatti, i veneti possono vantare la seconda miglior difesa dietro alla capolista Vicenza, con sole 17 reti subite in 24 partite.

Il nuovo anno era iniziato nel peggiore dei modi, dal momento che il Padova ha raccolto due sconfitte, sempre di misura, molto pesanti: la prima a Fano, in cui c’è stata anche un’espulsione, con il punteggio di 2-1, e poi contro il Modena in casa, che è terminata 0-1 per gli emiliani, che sono riusciti a fare il colpaccio.

Evidentemente la sconfitta con il Modena è stata utile per rialzare quantomeno la testa, riuscendo dopo tre giorni a battere la Virtus Verona, non senza qualche difficoltà. Nel derby veneto, infatti, il Padova è riuscito a vincere con un risultato abbastanza pirotecnico di 3-2.

Molto più complicata la trasferta a Carpi, dove il pareggio strappato per 1-1 ha avuto comunque un influsso decisamente positivi, con il Padova che è poi sceso in campo nel primo turno di febbraio in una condizione psico-fisica eccellente, riuscendo ad avere la meglio senza troppi patemi della Vis Pesaro, battuta con il netto risultato di 4-0.

Qualcosa è scattato: il tridente l’arma in più per il girone di ritorno

Come abbiamo detto in precedenza, erano più che altro i problemi offensivi a fermare l’avanzata in classifica del Padova, che non è mai riuscito a trovare una certa continuità nei pressi della porta avversaria. Come detto, la partita con Pesaro potrebbe aver cambiato qualcosa e anche il cambio di allenatore potrebbe essere stato la scintilla giusta per far svoltare la stagione, con l’avvento di Mandorlini sulla panchina dei veneti.

La fluidità offensiva del Verona è migliorata sotto ogni aspetto: merito del tridente che è stato disegnato con attenzione da parte del nuovo allenatore, funziona alla perfezione adattandosi con i giocatori che ha a disposizione nell’attuale rosa. E poco importa qualche addetto ai lavori ha provato a sostenere come Pesaro non fosse un avversario attendibile. Il Padova, in questa stagione, ha perso fin troppo punti con compagini sulla carta meno complete e attrezzate.

Ovviamente, a fare la differenza nel proseguo della stagione potrebbe essere anche l’apporto dei nuovi acquisti, su tutti Zecca e Culina, che potrebbero dare ulteriore linfa all’attacco del Padova. La capacità di creare del gioco e di rifornire con palloni con il contagiri e pericolosi il reparto offensivo sarà un elemento che potrà fare senz’altro la differenza, visto che il motore si era inceppato già una volta nella prima gestione Sullo. Adesso non resta che attendere la prova del nove, confrontandosi con avversari sulla carta più impegnativi e ostici rispetto al Fano.

 

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